Nuoro. Gli imprenditori alla presidente Todde: “Il centro Sardegna non può essere un problema ma deve essere una risorsa”

Sonia

Nuoro. Gli imprenditori alla presidente Todde: “Il centro Sardegna non può essere un problema ma deve essere una risorsa”

martedì 04 Giugno 2024 - 18:25
Nuoro. Gli imprenditori alla presidente Todde: “Il centro Sardegna non può essere un problema ma deve essere una risorsa”

L'incontro con Alessandra Todde da Confindustria a Nuoro (foto S.Meloni)

NUORO – Fiscalità, giovani e infrastrutture.  Sono stati questi gli argomenti chiave e di confronto tra gli imprenditori del Nuorese e dell’Ogliastra e la presidente della Regione Alessandra Todde in occasione dell’incontro organizzato questo pomeriggio alla Camera di Commercio da Confindustria Sardegna Centrale. La presidente ha accolto l’invito degli imprenditori di farsi carico di tutte le criticità ataviche del nostro territorio puntando anche sulla propria origine barbaricina e sottolineando anche come il nuovo presidente dell’Anci il sindaco di Fonni Daniela Falconi farà anch’essa da mediatore tra i primi cittadini del territorio e la Regione Sardegna.  Alessandra Todde ha sottolineato come le imprese locali debbano puntare e investire specialmente sulla formazione e sui giovani.

Alessandra Todde da Confindustria a Nuoro (foto S.Meloni)

Alessandra Todde da Confindustria a Nuoro (foto S.Meloni)

Gli imprenditori che si sono succeduti negli interventi hanno parlato di collaborazione con la nuova Giunta regionale e finalmente di un nuovo ruolo centrale del territorio nel contesto politico regionale sottolineando che il centro Sardegna non pò essere più un problema ma una risorsa.  Il presidente degli industriali Giovanni Bitti ha esortato la presidente Todde ad avere coraggio e di portare avanti una nuova visione politica e di creare i presupposti per una  fiscalità incentivante per le aree interne e montane non  più rinviabile «Come imprese continueremo a fare la nostra parte e in questi anni abbiamo fatto enormi passi in avanti per migliorarci in un territorio che invece è rimasto fermo. Servono misure urgenti per frenare la desertificazione produttiva e lo spopolamento di imprese e cittadini, soprattutto giovani che da tempo non ritengono più attrattivo vivere e investire nel territorio. Da parte della politica ci aspettiamo un approccio nuovo e la consapevolezza che senza il contributo della Sardegna centrale e dei nostri paesi, la Sardegna non può ripartire. Servono scelte coraggio e la volontà politica di porre la Sardegna centrale tra le priorità della prossima legislatura – ha sottolineato il Presidente Giovanni Bitti -. Oggi abbiamo illustrato le nostre priorità, alcune iniziative possono essere prese nell’immediato, per altre ci vorrà più tempo ma riteniamo che con la giusta determinazione si potrà arrivare al risultato.

Il pubblico dell'incontro con Alessandra Todde (foto S.Meloni)

Il pubblico dell’incontro con Alessandra Todde (foto S.Meloni)

FISCALITÀ CHE COMPENSI I DIVARI  –  Serve una fiscalità incentivante non più rinviabile e fondamentale per frenare la desertificazione e compensare gli oggettivi divari strutturali delle  aree interne e montane, dove l’insularità è aggravata dalle specificità di un territorio isolato e penalizzato da forti divari che aumentano da un anno all’altro. «Un primo segnale deve arrivare dal Consiglio regionale al quale abbiamo fatto una proposta in linea con quanto stanno facendo altre regioni» hanno detto gli imprenditori.

SOSTENERE INVESTIMENTI E NUOVE IMPRESE GIOVANILI  – Durante il convegno è stato evidenziato che servono poi misure forti che incentivino l’avvio di nuove imprese soprattutto giovanili sul modello di Resto al Sud. A queste devono aggiungersi misure specifiche a sostegno degli investimenti nel manifatturiero. «Oggi le nostre aziende faticano a stare al passo in termini di tecnologie, innovazione, efficientamento energetico perché di fatto oltre ai crediti di imposta nazionali non ci sono misure che sostengano chi decide di investire.  La Zes Sud per come sarà attuata non sortirà gli effetti sperati e le altre poche misure a livello nazionale non sono in grado di sostenere le nostre micro, piccole e medie imprese che sono in molti casi tagliate fuori».

INFRASTRUTTURE – Non ci può essere sviluppo senza infrastrutture materiali e immateriali e la situazione disastrosa del nostro territorio è stata illustrata per l’ennesima volta nel Libro bianco delle infrastrutture in Sardegna, dove il Nuorese e l’Ogliastra restano agli ultimi posti a livello nazionale con i territori dell’interno di fatto tagliati fuori dai principali collegamenti.

Alessandra Todde da Confindustria a Nuoro (foto S.Meloni)

Alessandra Todde da Confindustria a Nuoro (foto S.Meloni)

AREE INDUSTRIALI «Serve poi un’attenzione nuova verso le aree industriali da troppo tempo abbandonate a se stesse. – hanno evidenziato gli imprenditori-  La riforma dei Consorzi industriali, la cui disciplina è ferma a una legge del 2008, non è più rinviabile. Occorre rilanciare il ruolo dei Consorzi ampliandone i compiti in termini di agenzie di sviluppo e di attrazione di nuovi investimenti. Il punto di partenza è consentire in tempi rapidi il superamento della fase commissariale delle ZIR di Pratosardo, Tossilo e Siniscola, chiudere le relative procedure liquidatorie e consentire così il passaggio ai nuovi soggetti. Preoccupa fortemente la situazione della ZIR Pratosardo, soprattutto in conseguenza della crisi del Comune di Nuoro e della relativa fase commissariale, che rischia di rendere ancora più incerta la scelta fatta all’epoca dall’Amministrazione comunale di subentrare nella gestione».

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