NUORO- Il sindaco Andrea Soddu chiede una seconda convocazione per approvare il bilancio, al presidente del Consiglio Sebastian Cocco. Seduta che dovrebbe integrare la convocazione per il 28 maggio scorso, quando la seduta è andata deserta per l’assenza della componente del sindaco. Tanto che il bilancio rimane a terra ed è concreta la possibilità del commissariamento dell’ente. Cocco da parte sua non sembra condividere la richiesta di Soddu. Nonostante assicuri una riunione di capigruppo per la decisione ultima. Risponde al sindaco ricordando la nota della Regione, con la quale è stato posto l’ultimatum per l’approvazione del documento finanziario entro il 4 giugno, pena la fine del mandato e il commissariamento.
STOP AI CONSIGLI COMUNALI – «La ragione posta a fondamento della sua richiesta – si legge nella riposta di Cocco – non è conferente con il contenuto della diffida della Regione, la quale chiede ai comuni di trasmettere le delibere contenenti il bilancio di previsione entro il 4 giugno. Adempimento questo – aggiunge il presidente del consiglio – che il segretario generale Zanzarella aveva già onorato con ben due note, per comunicare l’esito della votazione (la non approvazione) del 16 maggio». Cocco richiama, a supporto della sua tesi, l’articolo 66 (comma 4) del regolamento del consiglio, spiegando che è già stata rispettata, con la seduta del 28 maggio (dopo che il 16 maggio il bilancio era stato respinto in aula) la disposizione seconda la quale, ricorda Cocco «“una deliberazione non approvata, o respinta, può essere riproposta al Consiglio solo in un’adunanza successiva”. Norma da cui si deduce che una proposta di delibera non possa essere ripresentata all’infinito».
Il presidente del consiglio fa presente anche che, comunque, per il bilancio, sia in prima e sia in seconda convocazione, occorre la presenza in aula della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati all’ente (13 su 25 membri), numero che le ultime defezioni nella coalizione del sindaco rendono difficile da raggiungere. Tanto che prendendo a spunto una locuzione del linguaggio calcistico, Cocco incalza ancora: «In breve – dice – occorrerà ancora “fare tredici”, ma il consiglio comunale non può essere considerato alla stregua di una ricevitoria in cui si tenta la sorte favorevole all’infinito». La richiesta di Soddu si è fatta forza sulla regola e prassi istituzionale, per le quali in ogni convocazione c’è una prima e una seconda seduta. In questo caso – ricorda a Cocco – da fissare entro il 4 giugno, giornata posta dalla Regione come termine ultimo (dopo l’ennesima proroga) per approvare il bilancio ed evitare il commissariamento del comune.