NUORO – «Nei giorni scorsi i consiglieri del centro destra, e il Consigliere Saiu in particolare, hanno preteso di conoscere il nome e l’orientamento politico del Commissario che guiderà la città dopo il naufragio dell’esperienza Soddu. Nessuno è così ingenuo da pensare che se al governo della Regione ci fosse stata la destra il Commissario non sarebbe stato espressione di quella parte politica». Lo afferma Francesco Manca coordinatore provinciale del PD che sottolinea come la priorità sia quella di evidenziare cosa “Il Commissario dovrebbe e può realisticamente fare, nell’immediato”.
LE PRIORITÀ PER LA CITTÀ – Il coordinatore provinciale propone quelli che per lui, a suo avviso, sono i temi prioritari per il contesto cittadino.
ENTI CULTURALI- «La Regione, già dal 2016, si è presa l’impegno di finanziare totalmente, per sempre e in modo esclusivo in Sardegna rispetto ad altre città, la Biblioteca Satta e l’Università Nuorese. Il Commissario, d’intesa con la Regione, deve portare a termine la riforma degli Enti colpevolmente osteggiata dal Comune in questi anni per il rilancio, su scala regionale, della vocazione culturale della città».
ZONA INDUSTRIALE- «Occuparsi, anche qui d’intesa con la Regione, di Prato Sardo, dal punto di vista normativo, economico e della manutenzione del sito in totale abbandono perché si creino le condizioni di base di rilancio di quella che sarà la Zona Industriale dell’Einstein Telescope.
SANITÀ -iniziare una forte vertenza con la Regione, insieme ai comuni di quel territorio che la Città Capoluogo in questi anni ha colpevolmente abbandonato, sui temi della sanità nuorese per la difesa della salute e degli ammalati, costretti, più che altrove, al pendolarismo sanitario. È vitale, per tutte le forze politiche, specie del Campo Largo, supportare in quest’anno il lavoro del Commissario nuorese con idee e leale collaborazione affinchè questo periodo di forzata sospensione democratica che nasce – ricordiamolo sempre – dal fallimento dell’esperienza Soddu e delle sue alchimie politiche, sia proficuo in vista del ritorno degli organismi eletti, mettendo fine alle ambiguità di questi anni nei quali la città è rimasta, politicamente, al palo.