FIRENZE (ITALPRESS) – “Quando sono arrivato a Firenze pensare di presentarmi davanti a una platea del genere per due anni consecutivi non era neanche nell’anticamera del mio cervello, riuscire ad arrivare con questo gruppo a giocarci tutte queste semifinali e finali per me era impensabile. Ora abbiamo l’opportunità di raggiungere questa benedetta gioia che rincorriamo da tanto tempo, in campionato abbiamo sistemato le cose, adesso concentriamoci sul fare una grande partita domani”. Lo ha detto il tecnico viola, Vincenzo Italiano, alla vigilia della finale di Conference League fra Olympiacos e Fiorentina in programma domani sera ad Atene. Negli ultimi tre anni “è stato fatto un grande lavoro, ma siamo di nuovo qui e dobbiamo cercare di aggiungere qualcosa a questo percorso che è stato ottimo, straordinario sotto tanti punti di vista, pieno di record e di soddisfazioni – ha aggiunto Italiano -. Nessuno sa quale sarà il futuro in termini di presenze in altre finali, soprattutto europee, quindi domani dobbiamo cercare di fare di tutto per aggiungere questa benedetta ciliegina”. Ha raggiunto la squadra anche il patron del club, con un volo dagli Stati Uniti. “Il presidente Commisso come sempre è carico, non è come me che soffro i viaggi in aereo, lui ne fa di 16-17 ore e arriva felice, contento e sorridente. E’ sempre un piacere vederlo, oggi appena arrivato ha fatto il discorso alla squadra, chiaramente questo suo entusiasmo e questa sua voglia è qualcosa di bello, trasmette quella fiducia che serve per questi impegni così difficili”, spiega il tecnico viola che aggiunge: “La Fiorentina, soprattutto Commisso, non meritava di attraversare questi momenti per la perdita di un amico. Dentro lo spogliatoio ci sono le immagini di Joe Barone e del presidente, i ragazzi sanno già che qualche goccia di sudore domani va buttata in campo per Joe, per le loro due famiglie e per quello che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi, in particolar modo dopo questa tragedia”.
Da Italiano a Cristiano Biraghi. “Abbiamo grande voglia di rivincita, di fare una grande partita e vincere questo trofeo per tutto il lavoro fatto in questi tre anni con il mister, per tutto l’affetto e l’amore di Firenze e per gente che non c’è più. Le motivazioni sono tante, ora non vediamo l’ora che arrivi il prima possibile la partita per giocare e vincere”. Sottolinea l’esterno viola, aggiungendo che dopo la finale persa contro il West Ham “c’è senso di rivalsa da parte mia ma anche da parte di tutti quelli che c’erano l’anno scorso a partire dal mister, dai miei compagni, dalla società e da tutti quelli che lavorano con noi. Vogliamo cambiare un risultato che la passata stagione non meritavamo, ma in una finale gli errori si pagano e noi siamo stati puniti” ha concluso Biraghi.
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