Studenti musulmani esonerati dallo studio della Divina Commedia: l’opera a sfondo religioso contrasta con la loro fede

Salvatore

Studenti musulmani esonerati dallo studio della Divina Commedia: l’opera a sfondo religioso contrasta con la loro fede

"Meno telefonini e più Divina Commedia": commenta il sindaco (leghista)
martedì 28 Maggio 2024 - 08:59
Studenti musulmani esonerati dallo studio della Divina Commedia: l’opera a sfondo religioso contrasta con la loro fede

Due studenti di religione musulmana di una scuola media sono stati esentati dal seguire le lezioni sulla Divina Commedia di Dante Alighieri, essendo un’opera a sfondo religioso, in contrasto con la fede dei due ragazzi. E’ quanto accaduto in una classe terza media di Treviso.

Tutto sarebbe nato dallo scrupolo del professore che nell’affrontare lo studio del capolavoro della lettura italiana, in cui si incontrano Inferno, Purgatorio e Paradiso, ha scritto alle famiglie i cui figli sono già esentati dall’ora di religione, per chiede il consenso a trattare con loro un’opera a sfondo religioso. E qui le famiglie dei due studenti musulmani hanno chiesto che fossero esentati dallo studio di Dante. Verranno esentati dai compiti in classe e dalle interrogazioni. Per loro l’insegnante ha organizzato un programma parallelo alternativo, dedicato a Boccaccio.

“Al netto della richiesta della famiglia, fatico a comprendere la scelta della dirigente scolastica di esonerare gli studenti dallo studio di Dante Alighieri, ritenuto “offensivo” dei valori e della cultura islamica. Ritengo che questa sia una scelta difficile da comprendere perché la cultura è inclusione e integrazione e la Divina Commedia è l’opera cardine della letteratura italiana” – commenta il sindaco di Treviso, Mario Conte (Lega). “Togliere dal percorso didattico Dante Alighieri – aggiunge – è un passo indietro, verso la divisione e l’esclusione della nostra cultura, cosa che ritengo sbagliatissima. Preferisco venga tolto tempo a TikTok e ai social rispetto a Dante. Meno telefonini e più Divina Commedia”.

“Quello che è accaduto a Treviso è assurdo. Integrazione significa anche conoscere la cultura del Paese dove si vive e si studia. Questo stride anche con tutti i progetti che nelle scuole si fanno sulla figura di Dante, come esempio di sensibilità umana, di passione civile e di ardente spiritualità”: questo quanto dichiara l’on. Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione ed al Merito.

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