Il progetto, un’iniziativa congiunta del ministero dell’Ecologia e dell’Ambiente e dell’Accademia cinese delle scienze, mira a fornire un sostegno fondamentale per la definizione delle linee rosse della protezione ecologica, per l’avanzamento delle strategie delle zone funzionali chiave e per l’impostazione strategica dei principali progetti di conservazione e ripristino ecologici.
L’indagine sarà condotta su tre scale spaziali, ovvero a livelli nazionale, regionale chiave e provinciale, per monitorare la qualità e la funzionalità dell’ecosistema del Paese.
Le regioni chiave di interesse includono il bacino del fiume Giallo, la Cintura economica del fiume Yangtze, la regione di Pechino-Tianjin-Hebei, la Greater Bay Area di Guangdong-Hong Kong-Macao e il delta del fiume Yangtze, tutte aree strategiche importanti per lo sviluppo nazionale.
Secondo il rapporto di indagine e valutazione sul cambiamento delle condizioni ecologiche nazionali (2015-2020), il modello generale degli ecosistemi cinesi è rimasto stabile e continua a migliorare.
La qualità degli ecosistemi naturali è migliorata in modo sostenuto, con un’area classificata come eccellente o buona che rappresenta oltre il 43%, superando per la prima volta la percentuale di aree povere o molto povere.
Il ministro dell’Ecologia e dell’Ambiente Huang Runqiu ha dichiarato che, nella nuova era, il lavoro di protezione, ripristino e supervisione ecologici della Cina ha raggiunto risultati positivi.
Il modello generale dell’ecosistema nazionale rimane stabile, con la qualità degli ecosistemi terrestri in continuo miglioramento e l’ambiente ecologico nelle principali aree strategiche che diventa generalmente più stabile e favorevole, ha dichiarato Huang.
Il ministro ha citato dati che dimostrano che il 90% dei tipi di ecosistemi terrestri della Cina e il 74% delle principali popolazioni chiave protette di animali e piante selvatiche del Paese risultano effettivamente protette. (Xin) © Xinhua