Anche nell’era Todde resta grave la situazione sanitaria nuorese: sit-in davanti all’AREUS per le ambulanze senza medico

DI FRANCESCHINO NIEDDU

NUORO. La sanità in Barbagia Mandrolisai è in emergenza e i cittadini di 14 paesi, stanchi di aspettare risposte che non arrivano, si mobilitano. Questa mattina il comitato SOS Barbagia Mandrolisai ha organizzato un sit-in a Nuoro di fronte alla sede  regionale dell’ AREUS che si occupa dell’emergenza-urgenza.

SOS Barbagia Mandrolisa i: sit in davanti all’AREUS (foto F. Nieddu)

«Da noi quando un paziente si sente male cerca la guardia medica e non la trova – spiega Franca Salvai del comitato Sos Sanità Barbagia Mandrolisai promotore della manifestazione – allora si rivolge al Pronto soccorso di Sorgono che spesso non è in grado di attivarsi per codici rossi. Quindi interviene l’ambulanza del 118 che nell’80% dei casi non ha il medico a bordo, ma spessissimo non c’è neanche l’infermiere e si viene soccorsi da un volontario. Insomma siamo in balìa degli eventi e dobbiamo sperare di salvarci». Sul fronte dell’emergenza-urgenza  Bachis Cadau snocciola i dati per far capire la gravità della situazione che ormai non riguarda solo lo smantellamento dell’ospedale di Sorgono: «Ma  la presenza di un’unica ambulanza, che dovrebbe essere medicalizzata, questa copre solo il 16% dei turni (10 su 60) con un medico; mentre nei restanti turni (l’83,5% dei casi) è presente solo un infermiere. Una situazione grave che deve essere immediatamente affrontata  perché siamo lontanissimi dalle strutture organizzate per trattare i pazienti. Esiste lo strumento per aiutare la nostra sanità territoriale, ed è il collegato alla finanziaria della scorsa giunta, con finanziamenti per le zone svantaggiate».

SOS Barbagia Mandrolisa i: sit in davanti all’AREUS (foto F. Nieddu)

«L‘80% delle postazioni Areus è coperto da enti del terzo settore cioè da associazioni e cooperative – aggiunge Antonello Delogu del Coordinamento dei comitati sardi in tema di sanità – il che vuol dire che solo il 20% sono postazioni avanzate con ambulanze e elisoccorso del 118. Per coprire i costi dell’80% degli enti del terzo settore con volontari che spesso hanno tre giorni di corso di formazione, spendiamo 23,5 milioni di euro, mentre per la copertura del 20% delle basi avanzate Areus spendiamo 45 milioni. C’è un problema di inadeguatezza ma anche di sfruttamento per le associazioni che pagano i loro operatori circa 2,5 euro l’ora». Nella tarda mattinata una delegazione è stata ricevuta dalla direttrice dell’Areus Simonetta Bettelini. «Non vi è alcuna intenzione di ‘scippare’ a Sorgono l’ambulanza medicalizzata, Areus ha sempre confermato la volontà di mantenere la postazione avanzata a Sorgono ha detto Bettelini, che ha ribadito i contenuti degli ultimi atti di programmazione e le proposte di potenziamento del 118» che vede Sorgono come postazione di soccorso medicalizzata H24 nel piano di riorganizzazione della rete di soccorso sanitario pre-ospedaliero 118

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Franceschino Nieddu