NUORO – Sabato 18 maggio, nella sala conferenze dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, si è conclusa la terza parte del corso per la “prevenzione delle cadute sopra i 64 anni”, promosso dalla Regione Sardegna e organizzato per l’ASL di Nuoro da Damiana Spanu, dirigente medico Struttura Semplice Dipartimentale Prevenzione e Promozione della salute, con il supporto organizzativo della Struttura Complessa Formazione e Accreditamento EcM di ARES Sardegna.
Il corso, destinato a operatori socio sanitari, medici di famiglia e pazienti, ha permesso di fare il punto sui principali fattori di rischio per le cadute in casa (ridotta funzione motoria, uso di più farmaci e sedentarietà) e dell’importanza dei corretti stili di vita in particolare dopo i 64 anni.
«L’invecchiamento attivo – riassume Damiana Spanu – è per definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “la capacità di poter invecchiare restando in buona salute”; vale a dire potendo svolgere le proprie attività e interessi personali, sfruttando le proprie capacità fisiche, sociali e mentali combattendo la sedentarietà e l’isolamento sociale».
«Il medico di base – aggiunge Arianna Tommasetti, fisioterapista della ASL di Nuoro – deve cogliere ogni occasione per informare e stimolare i pazienti a una vita attiva, infatti ogni tipo di movimento può rafforzare la muscolatura, migliorare l’agilità e l’equilibrio diminuendo così il rischio di cadute».
Il messaggio scaturito dalla giornata di formazione è forte e chiaro: il coinvolgimento di tutti per uno stile di vita che preveda movimento in ogni occasione, con progetti diversificati a portata di tutta la comunità.