NUORO – Sono ore decisive per la sopravvivenza dell’amministrazione Soddu e dopo il nulla di fatto sul voto sul bilancio, ieri notte, e lo spettro del commissario sempre più vicino, questa mattina il sindaco di Nuoro Andrea Soddu ha convocato la giunta e chiesto ai suoi assessori di dimettersi per agevolare le trattative con i partiti e movimenti civici nel tentativo di creare una nuova maggioranza evitando la fine della consiliatura.
L’esecutivo è stato quindi azzerato «con l’obiettivo – spiegano dall’entourage del primo cittadino – di rilanciare l’azione politica e scongiurare il commissariamento» Un nuovo colpo di scena, dunque, con cui Soddu prende tempo: l’approvazione del DUP (APPROFONDISCI), il documento unico di programmazione, grazie a due voti dell’opposizione – un consigliere del Psd’Az e un esponente ex FI ora passato al gruppo Misto – ha infatti certificato che il sindaco non ha più la maggioranza. Ora si apre una nuova fase.
«In questi giorni si avvieranno delle interlocuzioni politiche per vedere se ci sono margini per ricomporre, rilanciare l’azione politica e salvare la legislatura – conferma Soddu a margine della seduta di giunta – Parlerò con tutte le forze politiche non solo con le forze della ex maggioranza che ora sono all’opposizione. Faccio un appello a tutti coloro che hanno la buona volontà di portare avanti il mandato del consiglio comunale». Quanto alle dimissioni dei suoi assessori, il sindaco precisa: «Sono qui in un cassetto ma l’attività amministrativa non si fermerà. In attesa che si risolva la situazione di stallo, gli assessori continueranno a lavorare». E intanto il sindaco commenta così la seduta comunale “campale” di ieri: «Nella seduta del consiglio comunale di ieri è emerso che alcuni consiglieri comunali tifano per l’arrivo del commissario, rinunciando così all’impegno preso con i cittadini che li hanno votati.
Tra questi quelli del gruppo del Pd, Carlo Prevosto e Natascia Demurtas, e il capogruppo del movimento Un’altra Nuoro, Un’altra Sardegna, nonché vice presidente del consiglio comunale, Narciso Guria. Ma ancor più grave è stato il fatto che il presidente del consiglio Sebastian Cocco, oggi anche consigliere regionale di maggioranza, si sia spogliato del suo ruolo di garante dell’assemblea e anziché lottare fino all’ultimo per cercare di tenere in piedi l’espressione massima della democrazia cittadina, rappresentata dal consiglio comunale eletto dai cittadini, abbia pubblicamente auspicato il commissariamento della città.
«Alla luce di tutto ciò e proprio perché intendiamo salvaguardare la permanenza in carica del consiglio, dopo un confronto avuto oggi sulla situazione, gli assessori comunali Fabrizio Beccu, Valeria Romagna, Rachele Piras, Luciano Boi e Salvatore Picconi hanno rimesso il loro mandato nelle mie mani, come segno di massima apertura e buona volontà nel cercare di risolvere una crisi che con l’arrivo del commissario porterebbe solo conseguenze negative per la città e i cittadini».
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