NUORO – Meno cinque ore per il consiglio comunale di questa sera che per il sindaco Andrea Soddu e la propria giunta costituisce la prova del nove. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio che se non passa, la città di Nuoro rischia di essere commissariata e di mandare gli attuali amministratori tutti a casa.
LA CIAMBELLA DI ATENE SARDA – Qualche giorno fa la sezione del PSD’az Atene Sarda riunitasi in solitudine dal resto del partito, decide di prendere ufficialmente posizione in sostegno della Maggioranza Soddu valutando per questa sera il voto favorevole al bilancio e motivando la decisione con il fatto che in ballo ci sono finanziamenti importanti come i 300 mila euro di stanziamenti per la necessaria e attesa variante del PUC, che verrebbero impegnati per risolvere l’atavica problematica della zona di Testimonzos e tutte le altre questioni di carattere tecnico e urbanistico riguardanti sia l’agro del territorio Nuorese e altre zone. Le altre sezioni del partito “28 Aprile” e “Pietro Mastino” riunite e coordinate dai rispettivi segretari Francesco Piras ed Emanuela Priori invece ribadiscono un allontanamento dalle decisioni dell’altra sezione. «Il fatto è ancora più grave se si considera che una neonata assemblea composta da circa un terzo sul totale degli iscritti al Partito nella città di Nuoro, si riunisce e decide in solitaria l’espressione del voto anche su importanti finanziamenti. -scrivono in un comunicato- Il Partito Sardo d’Azione e i Sardisti Nuoresi si sono sempre distinti nell’anteporre il bene collettivo della città alle personali ambizioni individuali e fughe in solitaria verso chissà quali mete e obiettivi, e hanno sempre affrontato la politica cittadina di governo e di opposizione analizzando e discutendo con partecipate convocazioni ed in maniera responsabile e democratica le azioni da intraprendere, assumendosi la più totale e piena responsabilità nei confronti dei cittadini».
LE OPPOSIZIONI – Pierluigi Saiu, Angelo Arcadu e Emilio Zola ieri con un comunicato stampa chiedono al sindaco Soddu di annunciare direttamente le dimissioni e poi di discutere dell’approvazione del bilancio, un passaggio troppo importante per farlo decidere al commissario.