Il 25 aprile in occasione della manifestazione organizzata dalle associazioni palestinesi in piazza duomo a Milano, una ragazza Palestinese con il corano e una pentola a pressione avvolta dalla kefiah ha ha suscitato preoccupazioni e critiche, poiché evoca immagini di violenza e terrorismo.
Nonostante la giovane donna ha affermato che il significato della pentola a pressione è di ricordare come in Palestina ci sono bambini che non hanno cibo a causa della guerra; diversi organi d’informazione hanno ricordato, invece , come questi strumenti da cucina sono stati utilizzati con esplosivo per stragi in varie capitali del mondo, da ceceni o della jihad islamica. L’oggetto ha richiamato immediatamente alla memoria l’attentato alla maratona di Boston del 2013, dove bombe fatte con pentole a pressione hanno causato tre morti e centinaia di feriti.
Una cosa è certa però il genocidio, lo sterminio a danni dei popoli Palestinese, Ucraino e in altre parti del mondo continua, di fronte al silenzio della comunità internazionale. Le grandi potenze non smettono di produrre armi e inviarle nelle zone di conflitto nonostante gli appelli per il cessate il fuoco da parte di organizzazioni pacifiste. Di recente le stess hanno rivolto un appello ai nostri parlamentari affinché impegnino il Governo italiano in una azione decisiva per il cessate il fuoco.
F.Nieddu.