NUORO – Si è tenuta questa mattina al Sacrario dei caduti del cimitero comunale la commemorazione del 25 aprile, 79° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, alla presenza della neopresidente della Regione Alessandra Todde e di tutte le autorità civili e militari e di numerosi cittadini.

Il presidente delle associazioni antifasciste è intervenuto per primo richiamando la storia della Resistenza e l’attualità dei principi della Costituzione.

25 aprile, la presidente Todde con le autorita’ al cimitero di Nuoro (foto Nieddu)

A seguire Alessandra Todde, per la prima volta come presidente ha parlato del ruolo delle donne partigiane sulla necessità di continuare la battaglia per l’attuazione dei principi per i quali hanno combattuto partigiani e partigiane, ha affermato la necessità di mantenere l’impegno per la piena attuazione della Carta Costituzionale.

Il prefetto Giancarlo Dionisi, poi, ha parlato dell’importanza di questa ricorrenza per riaffermare, non solo ricordare i valori dell’antifascismo in una situazione di guerra, dove occorre ribadire il principio della pace, contro ogni forma di discriminazione, sfruttamento per il massimo profitto. Ha ricordato come ci siamo trovati uniti nelle battaglie per la democrazia, nella difesa delle istituzioni e ogni forma di sopraffazione. In questi giorni è stato a Borore e Fonni dove si sono insediati i consigli comunali dei bambini, momenti molto importanti per far capire alle giovani generazioni il ruolo delle istituzioni locali.

Nuoro, celebrazioni del 25 aprile (foto Nieddu)

Il sindaco Andrea Soddu nelle conclusioni ha posto l’accento come oggi è una festa in ricordo dei nostri caduti nella lotta di liberazione, perché in ogni famiglia abbiamo avuto un partigiano oltre a quelli che riposano in questo sacrario.

Nuoro, celebrazioni del 25 aprile (foto Nieddu)

Dobbiamo ricordarci che oggi abbiamo le istituzioni locali dove siamo rappresentati, durante il fascismo c’era il podestà che decideva per tutti, noi in questo 25 aprile ricordiamo i partigiani che hanno sacrificato la loro vita, la loro giovinezza per consentirci di avere la nostra democrazia.

A conclusione della commemorazione è stata deposta una corona di fiori al cospetto del monumento ai caduti per mano di due carabinieri in alta uniforme.

F.Nieddu