Venezia, 19 apr 16:29 – (Xinhua) – Il padiglione nazionale della Cina alla 60ma edizione dell’Esposizione internazionale d’arte è stato inaugurato ieri nella città settentrionale italiana di Venezia.
Il padiglione, a tema “Altas: Armonia nella diversità”, evidenzia i concetti di “riunire, convergere, raccogliere o assemblare”, con l’obiettivo di trasmettere i valori di armonia e bellezza radicati nella cultura cinese.
“Il padiglione nazionale cinese all’evento aggiunge importanza alla commemorazione congiunta tra Cina e Italia del 700mo anniversario della morte di Marco Polo… e promuoverà ulteriormente la comprensione reciproca e gli scambi amichevoli tra i due Paesi sotto tutti gli aspetti”, ha dichiarato Zhang Lingxiao, consigliere culturale dell’Ambasciata cinese in Italia, nel discorso di apertura.
Nel suo discorso, Laura Fincato, ex sottosegretaria al ministero italiano degli Affari Esteri, ha affermato che il padiglione nazionale cinese affronta il significato della comunicazione culturale come ponte tra Paesi diversi.
“Il tema del padiglione nazionale cinese di quest’anno dimostra che sia la cultura cinese che quella italiana hanno migliaia di anni di storia e che entrambe le parti possono rispettare le loro diverse origini e costruire relazioni sempre più strette in armonia”, ha riferito Fincato a Xinhua durante la cerimonia.
“È piena di immaginazione”, ha riferito a Xinhua Vittorio Sgarbi, uno dei più noti commentatori politici e sociali del Paese. “Dalla mostra possiamo vedere come gli artisti cinesi siano connessi con il mondo e godano della libertà di immaginazione nella loro ricerca artistica”.
La mostra del padiglione cinese è divisa in due parti. La prima parte è costituita da immagini e documenti provenienti da una collezione completa di dipinti antichi cinesi, mentre la seconda parte presenta opere di sette artisti cinesi contemporanei.
Il professor Wang Xiaosong dell’Università dello Zhejiang, uno dei curatori, ha riferito a Xinhua che nell’ambito di un importante progetto culturale nazionale inaugurato nel 2005, sono stati raccolti un totale di 12.405 capolavori da oltre 260 istituzioni culturali di tutto il mondo. Nel padiglione di questa volta, 100 pezzi selezionati della collezione sono esposti in un formato di visualizzazione dei dati.
Oltre ai dipinti antichi, sono esposte nuove opere di architettura tradizionale cinese, calligrafia e floreali di artisti cinesi contemporanei, che integrano la tradizione con la contemporaneità.
“Sono profondamente colpito dagli antichi dipinti cinesi, che mi permettono di apprezzare l’amore e la cura per la natura nella cultura tradizionale cinese”, ha dichiarato Daniel Grun, un insegnante d’arte slovacco.
Sarita Matjievic Zilnik, produttrice serba, ha ammirato le opere d’arte cinese contemporanea. Ha riferito a Xinhua che la mostra è “la migliore esperienza di scambio culturale” che ha avuto finora alla Biennale di quest’anno.
“Il padiglione nazionale cinese è il pezzo forte dell’evento di quest’anno”, ha riferito a Xinhua Sebastian, un operatore artistico australiano. “Ho viaggiato in Cina e ho sinceramente compreso che la mostra utilizza molto bene gli elementi cinesi”.
La mostra, nota anche come 60ma edizione della Biennale di Venezia, si terrà da domani 20 aprile fino al 24 novembre all’Arsenale e ai Giardini, a tema “Stranieri ovunque”. (Xin)