Non si ferma il progetto “no dipendenze”. In proiezione dei grandi eventi che avranno luogo il 17 aprile a Tortolì ed al Palatharros di Oristano l’8 maggio, si sta svolgendo un lavoro mirato in tutta una serie di centri. Già si sono susseguite a ritmo frenetico le tappe a Siniscola, Sennori, Nuoro e Nurallao ed ora ve ne sono altre in programma a Quartu, Cagliari, Macomer, Aritzo, Villagrande e Ilbono. Già nel 2023 hanno avuto un successo senza precedenti gli eventi più d’impatto, che si sono svolti nei grandi centri isolàni: a Nuoro, Olbia, Sassari e Cagliari. La tappa nella scuola media di Macomer è stata l’ultima in ordine di tempo. La Presidente Annalisa Pusceddu spiega: «Come Presidente dell’associazione Sport e Salute ASD mi sento estremamente soddisfatta del lavoro svolto dal nostro team e dal responso positivo che stiamo ottenendo dalle scuole e dalle comunità che abbiamo incontrato e continuiamo ad incontrare. Un lavoro di squadra che ci gratifica ogni giorno, dopo 15 anni di lavoro posso affermare che un tema così delicato come le “dipendenze” va affrontato in chiave positiva, il dibattito con il singolo esperto a volte produce chiusure da parte giovani e negli adolescenti mentre un linguaggio semplice e la proposta di alternative induce stimoli e momenti di riflessione. Grazie al prezioso team di psicologi, animatori, sportivi e tutto lo staff che ogni giorno informa e anima studenti ed insegnanti lavoriamo affinchè questi momenti informativi siano nel futuro una guida per credere in se stessi e vivere liberi dalle dipendenze». Quindi interviene Alex Musa, conduttore del format, che dice: «Il nostro è nato un pò come un esperimento sociale, ci siamo chiesti quale fosse il modo più semplice ed immediato per trattare il tema delle dipendenze e trasmettere inostri messaggi. Giochiamo sulla semplicità, cercando di scardinare tutte le perplessità, fornendo risposte semplici che siano a portata di tutti. Trattare il tema con semplicità, rende l’incontro non una semplice lezione ma uno spettacolo interattivo che stimola i ragazzi a sentirsi parte dell’incontro e non semplici spettatori». Lo psicologo Giorgio Marras, che ha sposato l’iniziativa, dice: «Nella mia attività professionale mi occupo di formazione e progetti di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie rivolta a studenti, genitori e docenti. Dallo scorso anno ho avuto l’opportunità e l’enorme piacere di far parte del progetto NODipendenze promosso dall’associazione ASD Sport e Salute, che si occupa di sensibilizzazione e di prevenzione contro le dipendenze da sostanze e comportamentali» . Un ulteriore punto di forza del progetto è quello di non limitarsi a stimolare una riflessione critica sui danni provocati dall’uso e dall’abuso di sostanze e sui rischi ed i pericoli dietro ad un utilizzo problematico dei dispositivi digitali, bensì promuovere delle sane alternative di vita come la pratica sportiva, la socializzazione, la musica e l’arte. Rafforza il concetto Irene Urrai, anch’essa psicologa presente nel progetto: «Nel mio lavoro mi occupo di formazione e sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie rivolta a studenti, genitori e docenti sui temi della salute e della salute digitale. Dallo scorso novembre ho avuto la grande opportunità di poter collaborare con l’associazione Sport e Salute e di conoscere un team preparato, appassionato e pieno di energia. L’approccio studiato dal team di Sport e Salute è innovativo ed efficace. Durante gli incontri del tour nelle scuole riusciamo a trattare con dei messaggi semplici ed efficaci il complesso tema delle dipendenze patologiche e allo stesso tempo divertire e coinvolgere bambini e ragazzi. Bambini, ragazzi e docenti vengono immersi in un’attività divertente, dinamica in cui vengono fornite indicazioni scientifiche sul funzionamento del cervello e delle dipendenze alternando momenti di gioco e di interazione. Attraverso un’atmosfera gioiosa e divertente cerchiamo di riflettere insieme sulle cause delle dipendenze patologiche e di rispondere alle loro domande e curiosità. Accade sempre più frequentemente e in età precoce che bambini e ragazzi si avvicinino alle sostanze psicoattive (nicotina, alcol e talvolta anche alle sostanze stupefacenti). Si tratta di un problema estremamente diffuso, per questo è fondamentale parlare con bambini e ragazzi e fornire loro informazioni chiare e concrete ma anche fornire messaggi positivi, suggerire alternative e promuovere stili di vita sani». Nicola Atzeni, assessore alla cultura di Nurallao, anche in veste di genitore, esprime soddisfazione: «Ringrazio per l’interesse e per il messaggio positivo che il progetto porta avanti e che ci avete dimostrato per la nostra comunità che è piccola e tante volte trascurata. Non posso che essere soddisfatto che Nurallao sia stato inserito nel contesto delle “no dipendenze”. Poi come genitore torno a casa arricchito dai tanti temi toccati».
Appuntamento al 17 Aprile all’auditorium fraternità di Tortolì. La diocesi di Nuoro e Lanusei già partner del progetto dal 2020 grazie alla volontà del padrone di casa il Vescovo Antonello Mura ospita in collaborazione con il comune del centro ogliastrino il primo villaggio