NUORO- Il presidente nazionale dell’AIFO (Associazione Italiana Raoul Follereau) Antonio Lissoni sabato scorso è arrivato in città per incontrare la sezione di di Nuoro. Dopo aver visitato in mattinata la casa e la tomba di Grazia Deledda, nel pomeriggio si è svolto l’incontro con gli attivisti di Nuoro. Il presidente locale Armando Manca ha posto l’accento come la lebbra sia ancora una malattia presente in tante realtà dei paesi sottosviluppati. Poi ha esposto i tanti progetti che si fanno in città per supportare cure e assistenza medica nei confronti di questi malati. L’iniziativa più importante riguarda i banchetti della vendita del miele venduti in occasione della giornata mondiale della lebbra. Durante l’incontro hanno parlato medici e volontari dell’associazione che hanno raccontato la loro esperienza diretta nei progetti di solidarietà nei paesi africani dove la lebbra è presente e non esistono specialisti per particolari patologie. Tutti hanno evidenziato come l’associazione che si ispira ai principi del giornalista Raoul Follereau, si occupa a livello internazionale del diritto alla salute, inclusione sociale e intermediazione con le autorità locali.
Ogni anno ci sono venti malattie tropicali dimenticate che colpiscono più di un miliardo di persone tra questi, circa il 50%, sono bambini: «Un vasetto di miele della solidarietà per la salute globale si trasforma in diagnosi cura e inclusione». È stato detto nelle conclusioni.
F.Nieddu