ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), presieduto da Giovanni Gorno Tempini, ha approvato il progetto di Bilancio d’esercizio, il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023 del Gruppo CDP inclusa nel quarto Bilancio integrato, presentati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Dario Scannapieco. Il progetto di Bilancio sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti che verrà convocata dal Consiglio di Amministrazione.
Il CdA ha approvato anche nuove operazioni a favore di imprese e infrastrutture per un valore complessivo di circa 1,4 miliardi di euro.
L’utile netto di CDP SpA si è attestato al livello mai raggiunto in precedenza di 3,1 miliardi di euro, in crescita del 23% rispetto ai 2,5 miliardi dello scorso anno, grazie anche all’aumento del margine di interesse e al maggior contributo delle società del Gruppo in termini di dividendi. L’utile netto consolidato è pari a 5 miliardi, in riduzione di 1,8 miliardi di euro (-26%). La variazione è principalmente riconducibile all’effetto della valutazione a patrimonio netto di ENI.
Il patrimonio netto, pari a 27,9 miliardi, è in crescita dell’8% rispetto alla fine del 2022 grazie all’utile maturato nell’esercizio, al netto dei dividendi distribuiti in coerenza con le ipotesi di Piano.
In linea con il suo ruolo di Istituto Nazionale di Promozione, nel 2023 il Gruppo CDP ha impegnato risorse per circa 20,1 miliardi, in riduzione rispetto al 2022, anno che includeva operazioni straordinarie per 12,7 miliardi. Ciò ha consentito di attivare complessivamente 53,8 miliardi di investimenti, con un effetto leva di 2,7 volte le risorse impegnate nel periodo, grazie all’attrazione di risorse da investitori e co-finanziatori terzi. Nello stesso periodo, CDP SpA ha impegnato risorse per 19,6 miliardi di euro.
Lo stock di crediti di CDP a sostegno di imprese, Pubblica Amministrazione, infrastrutture e cooperazione internazionale è pari a 124 miliardi, in aumento di 3,2 miliardi di euro rispetto al 2022 (+3%).
Numeri che confermano la solidità del nuovo approccio di CDP, come definito dai pilastri trasformativi del Piano Strategico.
La raccolta è pari a 362 miliardi, di cui 285 relativi alla raccolta postale. La raccolta obbligazionaria è pari a 18 miliardi, in aumento del 6% rispetto ai 17 miliardi del 2022, anche grazie al collocamento del primo Green Bond e alla prima emissione obbligazionaria in dollari di CDP (“Yankee Bond”).
A due anni dall’avvio del Piano Strategico, CDP chiude il 2023 con un modello operativo e di business riorientato verso un chiaro obiettivo: promuovere lo sviluppo sostenibile del Paese realizzando un significativo impatto a livello economico, sociale ed ambientale.
Nel biennio 2022-23 il Gruppo CDP ha pienamente superato gli obiettivi di avanzamento di business, operativi ed economico-finanziari fissati nel Piano Strategico 2022-24. Nel dettaglio, le risorse impegnate dal Gruppo hanno raggiunto complessivamente i 50,7 miliardi, un ammontare che equivale al 78% del target prefissato per il triennio e ben oltre gli obiettivi di Piano. Gli investimenti attivati hanno superato il 100% del target triennale, attestandosi a 133,5 miliardi, un valore pari a 2,6 volte le risorse impegnate nel periodo. A fine 2023, lo stock di crediti è aumentato dell’8% attestandosi a 124 miliardi, rispetto ai 114 miliardi del 2021.
I volumi raggiunti si affiancano al completamento dei principali interventi previsti sui tre pilastri trasformativi indicati dal Piano Strategico:
1. Strumenti finanziari a supporto di imprese e P.A.
Con riferimento al primo pilastro, è stato consolidato il ruolo a sostegno delle imprese e del territorio, con oltre 62.000 aziende ed enti serviti nel biennio, sulla base di un approccio complementare e addizionale al mercato e sfruttando le sinergie con il canale bancario. Sono stati ampliati gli strumenti a sostegno dell’innovazione, crescita e internazionalizzazione delle aziende italiane e dello sviluppo del settore infrastrutturale, incentivati investimenti in settori prioritari per il Paese e concentrate le risorse verso interventi ad alto impatto, anche attraverso strumenti finanziari innovativi. Ciò è stato possibile anche grazie ad un più efficiente ricorso ai fondi dei programmi Ue, che vedono CDP leader fra le proprie omologhe in Europa con oltre 1 miliardo di risorse europee a sostegno degli investimenti in Italia.
Anche nel ruolo di Istituzione Finanziaria italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, CDP ha potenziato la propria azione, impegnando nel biennio 2022-23 risorse complessivamente pari a 1,4 miliardi di euro, rispetto ai 500 milioni del biennio 2020-21. E’ stato avviato un piano di aperture di sedi in Paesi Extra-Ue, a Belgrado in Serbia e nel primo trimestre 2024 a Il Cairo in Egitto e a Rabat in Marocco, per rafforzare la propria attività a favore della crescita sostenibile nelle economie emergenti. CDP ricopre inoltre il ruolo di gestore del Fondo Italiano per il Clima, nato per promuovere interventi di adattamento e contrasto al cambiamento climatico.
2. Advisory e gestione di fondi pubblici
In merito al secondo pilastro, la storica attività di finanziamento agli enti pubblici è stata affiancata dall’assistenza tecnico-operativa (attività di advisory) e dalla gestione di fondi di terzi, al fine di consentire un miglioramento della capacità di spesa della P.A. e indirizzare le risorse nazionali ed europee, anche del PNRR, verso i progetti a più alto impatto, supportandone la realizzazione. In questo contesto sono state sostenute 17 Amministrazioni Centrali titolari di investimenti nell’attuazione di oltre 90 misure del Piano per un valore complessivo di circa 50 miliardi di euro. Nell’ambito dell’operatività di mandate management le risorse complessivamente assegnate nel biennio hanno superato i 2,2 miliardi ed è stato siglato il primo accordo con una Regione per fornire consulenza nella gestione dell’utilizzo dei Fondi Europei (in Emilia-Romagna con il Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale, FEASR).
3. Analisi settoriale e valutazione d’impatto
Questa operatività si inserisce nell’approccio definito con il terzo pilastro, che, al tradizionale binomio rischio-rendimento, ha aggiunto la dimensione dell’impatto, ovvero un criterio di valutazione delle scelte di business basato anche sugli effetti che gli interventi generano a favore dello sviluppo economico, sociale e ambientale del Paese. CDP ha rafforzato la capacità tecnica di indirizzo delle proprie scelte di finanziamento e investimento sviluppando 11 policy e linee guida settoriali, si è dotata di competenze, processi e strumenti necessari a valutare ex-ante ed ex-post i progetti sostenuti, ed ha integrato la sostenibilità nel modello operativo anche consolidando la governance.
Nel biennio, inoltre, confermando l’impegno nei settori chiave del Paese anche mediante nuovi investimenti e il supporto alle partecipate strategiche, CDP ha adottato un approccio prudente nella gestione del patrimonio attraverso il principio della rotazione del capitale (con oltre 1 miliardo di risorse liberate tramite la cessione di partecipazioni o dismissioni immobiliari per successivi nuovi impieghi), e attraverso il crowding-in (attraendo circa 2,5 miliardi di risorse di terzi nei fondi di Venture Capital, Private Equity e Infrastrutture).
Particolare attenzione è stata rivolta allo sviluppo all’estero, passato, tra le altre cose, dal rafforzamento della collaborazione con le omologhe europee, anche grazie alla Presidenza CDP della European Long-Term Investors Association (ELTI) e al potenziamento dell’ufficio di Bruxelles, che ha agevolato iniziative di sistema sui temi chiave per l’Italia. Sono state inoltre consolidate le relazioni con gli investitori internazionali, ad esempio nell’ambito dei roadshow svolti negli Stati Uniti e nel Golfo Persico.
Sul fronte della sostenibilità, l’impegno di CDP è stato riconosciuto da due agenzie di rating: Moody’s Analytics ha migliorato per due anni consecutivi la valutazione ESG di CDP, alzandola di sei punti, mentre a inizio 2024 Morningstar Sustainalytics ha collocato CDP al primo posto al mondo nelle categorie ‘Banchè e ‘Banche di Sviluppò.
“I dati che presentiamo oggi mostrano come le azioni messe in campo per l’attuazione del Piano Strategico 2022-24, in uno scenario internazionale diventato sempre più complesso, siano state efficaci e come Cassa Depositi e Prestiti abbia saputo adattarsi al nuovo contesto e svolgere adeguatamente il proprio ruolo di sostegno all’economia italiana, anche grazie ad una crescente vicinanza e ad un rafforzato dialogo con i territori – commenta il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini -. Nell’ultimo biennio, le risorse impegnate dal Gruppo hanno superato i 50 miliardi di euro a favore del tessuto imprenditoriale e sociale e nel solo 2023 il nostro contributo alla crescita italiana ha toccato l’1,4% del Pil. Il forte impegno per uno sviluppo sostenibile è testimoniato tra le altre cose anche dall’innalzamento del nostro rating ESG da parte delle principali agenzie internazionali, che hanno collocato CDP ai vertici delle graduatorie mondiali. La fiducia dei nostri azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di origine bancaria, con i quali operiamo in sinergia nell’interesse del Paese, è stata fondamentale in questo percorso”.
“I risultati di bilancio del 2023 di Cassa Depositi e Prestiti testimoniano la crescita del nostro impegno per lo sviluppo del Paese – spiega l’amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco -. L’aumento dei crediti a quota 124 miliardi è conseguenza della nuova strategia che ha visto consolidare la nostra presenza sul territorio. Il rafforzamento patrimoniale e il livello raggiunto dall’utile sono il risultato di un lavoro che ha reso il Gruppo ancora più solido e in grado di affrontare le sfide che abbiamo davanti. Nel suo ruolo di stimolo alla crescita del sistema economico e di catalizzatore di risorse, il Gruppo CDP ha attivato investimenti per oltre 133 miliardi nel biennio, raggiungendo già i target dell’intero Piano Strategico. Il nostro lavoro come Istituzione Finanziaria Italiana per la cooperazione allo sviluppo ci ha portato ad avviare un programma di aperture di presidi extra-europei per fornire sostegno concreto alle economie emergenti. Oggi CDP ha un ruolo sempre più internazionale, evidenziato dai risultati ottenuti nell’utilizzo dei fondi europei. Questi risultati sono stati raggiunti grazie al grande impegno di tutte le persone del Gruppo che hanno contribuito alla creazione della nostra cultura aziendale e condiviso con passione i nostri obiettivi di lungo periodo”.
– foto ufficio stampa Cdp –
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