Diga di Maccheronis quasi all’asciutto: incontro tra il Consorzio di bonifica e i sindaci
Le piogge hanno migliorato la situazione degli invasi di competenza del Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale, ma la situazione continua a rimanere critica. Per questo, in vista di un anno con molte incognite, il Consorzio, il 28 marzo, alle 11 nella sala consiliare del comune di Torpè incontrerà i sindaci del distretto del Posada (oltre a Torpè anche Siniscola, Budoni, San Teodoro e Posada) per un esame della situazione. Convocati anche i rappresentanti delle associazioni di categoria. Il 20 marzo scorso il consiglio di amministrazione del Consorzio ha adottato una nuova ordinanza che alleggerisce i provvedimenti presi a fine febbraio con l’obiettivo di garantire il benessere degli animali allevati nella aziende consorziate e con la volontà di conservare allo stesso tempo la poca acqua che è stata incamerata. Al momento nel bacino del Maccheronis la situazione rimane ancora di allerta. Dai 3 milioni di metri cubi si è passati a circa 10,5 milioni di metri cubi a fronte di una capacità totale di 22 milioni. All’orizzonte una estate che con questi numeri si preannuncia torrida sotto tutti i punti di vista: sia da quello agricolo che da quello turistico. Migliore e di molto la situazione di Pedra e Othoni che si trova all’87% della sua capienza con circa 14 milioni di metri cubi. «Grazie a questo apporto pluviometrico siamo riusciti ad avere l’ok dalla Regione per utilizzare le risorse idriche presenti nel Maccheronis. Infatti gli enti regionali con nota del 19 marzo ci hanno dato il via libera all’utilizzo della risorsa oltre che per usi civili anche per l’utilizzo in azienda senza però estendere all’irrigazione che rimane comunque vietata». spiega il presidente del Consorzio Ambrogio Guiso. Rimane quindi il categorico divieto di irrigazione a Torpè, San Teodoro, Budoni, Posada e Siniscola, anche se le aziende ricadenti in questo distretto possono comunque presentare domanda di irrigazione che sarà accolta solo a condizione che le condizioni del bacino migliorino. È possibile invece irrigare nel Distretto del Cedrino, ma solo con una turnazione che sarà stabilità dal personale dell’Area Tecnico-agraria del Consorzio una volta che i consorziati presenteranno domanda. “È chiaro – conclude Guiso – che i prossimi mesi saranno fondamentali per capire come dovremo affrontare tutta l’annata irrigua. E ancora più importante è avere chiaro come ci muoveremo in accordo con le amministrazioni comunali e le associazioni di categoria. In questo momento non possiamo che attenerci a quanto dispongono le autorità regionali, invitare tutti gli utilizzatori della risorsa a un utilizzo oculato e attento e procedere a un controllo attento e scrupoloso del rispetto delle prescrizioni”.