NUORO -«Non c’è un vero e proprio allarme attentati nel Nuorese, ma abbiamo bisogno di lavorare in sinergia per individuare le criticità e arginarle prima che sfocino in violenza».
Lo ha detto il prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi ai sindaci del territorio convocati ieri pomeriggio nella sede della Questura di Nuoro, nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, dopo l’escalation di attentati contro gli amministratori locali.
L’ultimo, la bomba ad alto potenziale esplosa il 16 marzo scorso nel Municipio di Ottana che ha provocato seri danni all’edificio. Per avallare le sue parole il rappresentante dello Stato ha dato alcuni numeri: gli attentati nel 2020 erano stati 21, lo scorso anno sono stati 8 e nei primi tre mesi del 2024 se ne sono registrati 4: prima dell’attentato di Ottana è stata data alle fiamme l’auto del sindaco di Oniferi e sono apparse delle scritte minatorie contro il primo cittadino di Lanusei.
«La provincia di Nuoro non ha bisogno di forze dell’ordine di cui c’è una presenza molto più alta che nelle altre province sarde. Ci sono 7 commissariati della Polizia di Stato a fronte dei 3 commissariati della provincia di Cagliari e c’è un carabiniere ogni 250 abitanti contro uno ogni 750 abitanti nel cagliaritano. Quello che vi chiedo come amministratori è di segnalare qualsiasi criticità si presenti nei vostri paesi e di fare manutenzione agli impianti di sorveglianza , i finanziamenti ci sono e sono il vero deterrente di questi fenomeni» Ha concluso il prefetto sottolineando che le minacce e le bombe non si sconfiggono con il silenzio.