NUORO – Anteprima ieri in Consiglio comunale della discussione sul bilancio, che dovrà essere votato entro il 31 marzo. La innesca l’interrogazione del consigliere Francesco Guccini sull’Europeade. Il festival del folclore previsto in città dal 24 al 28 luglio. Sul quale penderebbero, come una spada di Damocle, proprio i ritardi nell’approvazione del documento finanziario previsionale 2023. La scadenza per il voto in Consiglio era lo scorso 31 dicembre. Il governo ha dato la possibilità ai Comuni di regolarizzarlo entro il 15 marzo. Proroga, però, saltata, tanto che si rende necessario utilizzare un nuovo scivolo, sino alla fine del mese. «La domanda naturale – ha detto Guccini – è se il comune potrà far fronte all’organizzazione dell’Europeade. I 500mila euro che l’amministrazione ha inserito nel bilancio, in attesa della disponibilità del contributo della Regione – ha proseguito – come potranno essere disponibili, se il bilancio non è stato ancora approvato?». Guccini ha poi evidenziato che tra gli atti propedeutici per la manifestazione «è stato dato l’incarico unicamente per realizzare il logo dell’evento. Mentre non abbiamo notizie – ha aggiunto – su come il Comune garantirà l’accoglienza ai componenti dei gruppi folcloristici. Né si sa nulla sulla campagna di promozione – ha proseguito – mentre sarebbe stato opportuno che l’Europeade fosse già pubblicizzato nei luoghi di maggior traffico, a iniziare dagli aeroporti». La riposta dell’amministrazione civica è stata affidata all’assessore della Cultura, Salvatore Picconi: «Il Comune, con gli uffici – ha detto – ha già avviato le iniziative per essere pronto all’appuntamento di luglio. Possiamo anticipare – ha proseguito – che saranno a Nuoro 2800 figuranti, in rappresentanza di 116 gruppi, provenienti da tutta Europa». Riguardo alle azioni per organizzare il festival, Picconi ha garantito che ci sono già dei punti fermi: «Sono state individuate le palestre e le scuole dove saranno allestiti i dormitori. Ora si procederà al coinvolgimento delle associazioni folcloristiche e delle imprese commerciali, che avranno un ruolo nella manifestazione». Le rassicurazioni dell’assessore riducono l’intensità dell’attacco politico, ma non il numero dei chiarimenti che arrivano all’amministrazione civica, sempre rispetto ai ritardi sul bilancio di previsione. Tra gli interrogativi, sollevati dai consiglieri Carlo Prevosto (Pd), Narciso Guria (Un’altra Nuoro-Un’altra Sardegna) e Giovanni Dettori (Italia in Comune), il fatto che «vengano rispettati i termini per la messa a disposizione dei consiglieri dei documenti di bilancio, senza i quali – hanno evidenziato – non saremmo nella condizione né di fare delle proposte, né eventuali emendamenti». Nella seduta di ieri anche la questione dell’affidamento della casa protetta comunale di viale Trieste, il cui appalto è stato vinto da una società del sud della penisola. Mentre è rimasta fuori la cooperativa Progetto Uomo, dopo lunghi anni di gestione della struttura. La consigliera comunale di opposizione, Lisetta Bidoni (Progetto per Nuoro) ha detto che «nei criteri per l’assegnazione andavano posti gli elementi della prossimità e della conoscenza del territorio, da parte dell’azienda. Non se n’è tenuto conto – ha proseguito – e questo sarà un danno sia per il livello del servizio agli ospiti della casa protetta, sia perché esce di scena, con i suoi operatori, una cooperativa locale». Dubbi e domande alle quali ha dato una spiegazione il sindaco Andrea Soddu: «La gara è stata fatta secondo le norme sul codice degli appalti. Non c’è ancora un’assegnazione alla società vincitrice – ha proseguito – in quanto sono state rilevate delle anomalie, per le quali è stato chiesta una verifica al responsabile del procedimento dell’appalto stesso». L’assemblea non ha proceduto, invece, all’approvazione del regolamento per la protezione civile e la tutela dei dati personali dei cittadini, quest’ultimo propedeutico alla creazione di un sistema cittadino di video-sorveglianza. Sono stati rinviati, su richiesta del sindaco e della giunta. Saranno esaminati anticipatamente nelle commissioni. Organi consiliari che mancano da un anno e di cui il sindaco ha garantito la ricostituzione in tempi brevi.
Francesco Pirisi