Si prepara una prima risposta nell’edilizia popolare in città, dove oltre 300 famiglie attendono da anni un alloggio. È quella dei 44 appartamenti che il Comune sta realizzando a “Su Pinu”, nella parte alta del quartiere di “Preda ‘e Istrada”.
Si tratta di due interventi distinti: uno nato sotto gli accordi del vecchio contratto di quartiere con un’azione congiunta dell’ente municipale e dello Iacp il passato ente regionale per l’edilizia residenziale pubblica, l’altro è stato fatto grazie ai fondi del Pnrr, all’interno del piano complessivo di rigenerazione urbana. «I lavori procedono in maniera spedita – spiega l’assessore comunale dei Lavori pubblici, Fabrizio Beccu – anche perché, per la parte finanziata dal Pnrr, ci sono da rispettare le scadenze stabilite a livello nazionale dal piano stesso». Più complessa, invece, la chiusura dell’opera di costruzione di altri 16 alloggi nei piani bassi delle palazzine “pilotis”, a “Funtana Buddia”.
Il cantiere ora è chiuso. «I lavori dovrebbero riprendere a breve – spiega Beccu – dopo la sostituzione dell’impresa, resasi necessaria dopo che la precedente ha lasciato a metà l’opera». Due interventi con i quali si vuole smuovere il blocco di anni, in cui è mancata totalmente l’offerta di nuovi alloggi alle classi meno agiate della città. In un periodo segnato, tra le altre cose, dall’allargarsi della crisi economica, che è andata a toccare strati sociali prima indenni; tanto che nel frattempo è cresciuto il numero delle richieste di un appartamento Erp. L’ultima graduatoria, pubblicata nel 2015, presentava un elenco di oltre 270 domande. Negli ultimi anni si sono aggiunti diversi casi nell’ambito di quella che è classificata come emergenza abitativa. Ossia le richieste di famiglie prive di un tetto sotto cui abitare. Il patrimonio di edilizia popolare in città è fatto di circa 1100 alloggi. Di questi 900 sono di proprietà di Area (l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa), la parte restante (circa 220 appartamenti) sono comunali. Case per la quasi totalità assegnate. I pochi alloggi vuoti, perché lasciati liberi dai vecchi inquilini, hanno necessità d’interventi di riqualificazione, per poter essere di nuovo messi a disposizione di chi ne ha fatto richiesta. Da ricordare che nel piano di rigenerazione urbana del Comune è partito anche l’intervento per riqualificare le palazzine popolari del quartiere Monte Gurtei. Il progetto prevede la ristrutturazione interna degli alloggi, così come delle parti esterne del complesso edilizio, realizzato oltre mezzo secolo fa. Le palazzine saranno dotate degli impianti per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili.
Francesco Pirisi