NUORO – A novembre l’ingegnere Sebastiano Maccioni compirà 106 anni, ma non è voluto mancare all’appuntamento con il compleanno del fratello minore Antonio, che lo scorso 12 febbraio ha compiuto 102 anni, anche se la festa si è tenuta nei giorni scorsi per permettere a quanti più familiari possibile di partecipare.
Nato nel 1922, Antonio è il settimo di dieci figli. Ufficiale dell’aeronautica durante la seconda guerra mondiale, rientrato a Cagliari, dove risiede tuttora, ha conseguito prima la laurea in Chimica e poi quella in Farmacia per poi intraprendere una lunga e brillante docenza in Chimica e concludere la carriera con la nomina a preside, per otto mandati consecutivi e un periodo di 24 anni. Commendatore emerito della Repubblica, alla pensione, nel 1997, è stato nominato Professore Emerito, lavorando all’Università fino al 2020.
Sebastiano e Antonio sono i due sopravvissuti di otto figli di una famiglia di agricoltori. Ora Sebastiano, che non è voluto mai andare via da Nuoro nonostante i quattro figli sparsi tra Cagliari e la penisola, vive da solo, esce tutte le mattine per un caffè al bar con gli amici e l’acquisto dei giornali, ed è ancora pienamente autosufficiente. “Sono sceso a Cagliari per il compleanno del mio fratellino, così l’ho sempre chiamato – scherza l’ingegner Maccioni dalla sua casa di Nuoro. Abbiamo radunato anche i nostri figli e i nostri nipoti e abbiamo festeggiato. Antonio sta abbastanza bene ma nonostante sia più piccolo si muove meno di me, io sono un corridore anche se adesso molto meno.
Fino a poco tempo fa guidava ancora la sua Fiat 600, da alcuni mesi non guida più per via della cataratta che lo disturba: “Sa mi ritengo molto fortunato per la vita che ho fatto – confessa. Ho fatto il lavoro che mi piaceva, progettando ponti e strade, ho quattro figli e tre nipoti con cui ci vediamo appena possiamo”.
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