Nuoro. Gli allievi del Liceo Artistico apprendono l’arte della lavorazione del filet, del bisso e della seta

Salvatore

Nuoro. Gli allievi del Liceo Artistico apprendono l’arte della lavorazione del filet, del bisso e della seta

mercoledì 28 Febbraio 2024 - 18:56
Nuoro. Gli allievi del Liceo Artistico apprendono l’arte della lavorazione del filet, del bisso e della seta

Manufatti in filet

NUORO – Lunedì 19 febbraio, gli allievi delle classi con indirizzo “Design della moda e del gioiello” del Liceo artistico dell’Istituto Francesco Ciusa, sotto la guida delle docenti Antonella Murtas e Maria Antonietta Flore, hanno partecipato a un’uscita didattica nella città di Bosa, dedicata alla scoperta dell’arte del filet, una delle lavorazioni tessili più antiche e pregiate della Sardegna, la cui tradizione è stata conservata grazie alla perseveranza delle donne bosane, più anziane che l’hanno a loro volta ereditata per poi tramandarla alle nuove generazioni.

Lavorazione del filet di Bosa

Lavorazione del filet di Bosa

Gli alunni sono stati accompagnati dai docenti delle materie d’indirizzo, nell’ambito del progetto “La moda nel segno dell’ecosostenibilità e delle tradizioni”. Il percorso didattico ha avuto inizio nella prima fase dell’anno scolastico 2023/2024 a Orgosolo, con la visita alla bottega dell’ultima “Signora della seta”, oggi depositaria di un sapere trasmessole dalla madre e dalla nonna, che a loro volta avevano appreso in casa i segreti dell’arte della coltivazione dei bachi da seta e la lavorazione della stessa. In seguito la scolaresca si è recata all’Isola di Sant’Antioco, dall’altra importante bottega regionale, quella della conoscitrice e custode del bisso (la seta del mare), Chiara Vigo, tessitrice nonché depositaria unica nel bacino del Mediterraneo di una lavorazione del tessuto proveniente dal mare, il bisso appunto, tradizione millenaria già testimoniata nelle popolazioni cretesi e fenicie nonché egizie.

Manufatto in filet

Manufatto in filet

Gli studenti, infine, sono giunti a Bosa, accolti dall’Associazione culturale  “La Foce”, impegnata fin dal 2005 nella promozione e trasmissione dell’antica arte de “Sa Randa Osinca” o “Filet di Bosa”, e che nel 2014 ha aderito al progetto di Candidatura dei Saper Fare il Merletto Italiano a Patrimonio Immateriale dell’Umanità,  una visita didattica alla scoperta dei “Luoghi del Filet” per conoscere il connubio tra arte dello stesso. La scolaresca è stata guidata dalla dott.ssa Claudia Bellini, storica ed esperta conoscitrice del filet e consulente dell’Associazione.

Un momento dell'escursione al castello di Bosa

Un momento dell’escursione al castello di Bosa

Durante l’uscita gli alunni e i docenti hanno visitato il castello Malaspina, dove è stato possibile ammirare l’affresco della Cappella Palatina con la riproduzione di un copricapo realizzato in filet;  una nota bottega orafa e la lavorazione della filigrana  la sede dell’associazione “La Foce”, dove è stato possibile ammirare numerosi manufatti; la il museo “Casa Deriu”, dove è stato sviluppato un approfondimento sul rapporto tra arte e merletto e, infine, la “Pinacoteca Atza e il Museo delle Conce”.

Lavorazione del filet di Bosa

Lavorazione del filet di Bosa

Il prosieguo del progetto per conoscere l’arte del filet si svolgerà a Nuoro, all’Istituto Francesco Ciusa cove, nel corso di tre incontri (il 29 febbraio, il 4 e il 7 marzo) avranno modo di osservare al lavoro le artigiane dell’Associazione “La Foce” condurranno dei laboratori sulla storia e le basi della tecnica di questa lavorazione artigianale, per creare un piccolo manufatto in filet, con l’utilizzo dei telai di legno. L’iniziativa vedrà partecipare gli alunni del corso di Moda, che oltre a seguire il percorso previsto dal piano di studi dell’indirizzo, stanno sviluppando una conoscenza della tradizione sartoriale e manifatturiera della propria isola, che potrà un giorno fondersi con le conoscenze acquisite per realizzare nuove opere originali e legate al territorio.

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