Nuoro. A Badu ‘e Carros arriva l’esercito per sopperire alla mancanza del personale penitenziario

Sonia

Nuoro. A Badu ‘e Carros arriva l’esercito per sopperire alla mancanza del personale penitenziario

mercoledì 28 Febbraio 2024 - 15:16
Nuoro.  A Badu ‘e Carros arriva l’esercito per sopperire alla mancanza del personale penitenziario

Nuoro. Il carcere di Badu 'e carros (foto S.Novellu)

Gli agenti di Polizia Penitenziaria di Badu ‘e Carros saranno supportati nella vigilanza dall’Esercito. Questa è la notizia più rilevante emersa oggi in occasione del vertice in Prefettura per per l’ordine e la sicurezza pubblica, con un focus sulle forme di cooperazione riguardanti il progetto “Strade Sicure”. All’incontro presieduto dal prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi  erano presenti il Questore Alfonso Polverino, il Maggiore dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Pischedda, il colonnello della Guardia di Finanza Alessandro Ferri, il Comandante del 5° Reggimento Genio Guastatori di Macomer, colonnello Vito Marra, il Vicesindaco del Comune di Nuoro Fabrizio Beccu, il segretario generale della Provincia di Nuoro Vincenzo Zanzarella e la Direttrice della Casa Circondariale “Badu ‘e Carros” di Nuoro Marianna Madeddu con il Comandante della Polizia Penitenziaria Salvatore Cadeddu. La La criticità della carenza di personale all’interno della struttura carceraria sarà momentaneamente arginata attraverso una squadra composta da undici militari dell’Esercito.

Il vertice tenutosi oggi in Prefettura

Nello specifico il coordinamento degli uomini dell’esercito sarà affidato al questore che pattuglieranno specialmente l’area esterna a Badu ‘e Carros  e di volta in volta potranno svolgere secondo le necessità altre mansioni. Il servizio finirà il 31 dicembre.

All’esito della discussione, Dionisi ha chiesto ai convenuti di: «accelerare la definizione dei profili tecnici dell’intervento e le strategie di coordinamento con l’amministrazione penitenziaria, al fine rendere immediatamente esecutive le intese raggiunte. Il ruolo di protezione assunto dalle Forze Armate nei confronti di “Badu ‘e Carros” avrà un impatto positivo sia sulla cittadinanza, che percepirà un maggiore senso di sicurezza, sia sugli operatori che lavorano all’interno del carcere per realizzare, nei diversi ambiti di competenza, tutte le attività connesse alla corretta esecuzione della pena e alla completa rieducazione del condannato».

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