Alessandra Todde, 55 anni, nuorese, è la nuova governatrice della Regione Sardegna. La prima volta di una donna in 78 anni di Autonomia.
A capo della coalizione di centro-sinistra, Todde ha ottenuto il 45,3 dei voti, contro il 45 dell’avversario del centro-destra, Paolo Truzzu, attuale sindaco di Cagliari. Il conteggio tiene conto dello scrutinio di 1822 su 1844 sezioni distribuite nelle 8 circoscrizioni provinciali. La differenza tra i due candidati è di circa 3mila voti, che non dovrebbe avere sensibili modifiche anche con l’aggiunta dei risultati delle 22 sezioni ancora mancanti all’appello. Dietro i due schieramenti di testa, la Coalizione sarda di Renato Soru, ex presidente della Regione, che ha conseguito l’8,7 per cento dei voti validi. Percentuale che non consente al patron di Tiscali di entrare in Consiglio regionale, né di portarvi alcuna delle cinque sigle che l’hanno accompagnato nella tornata elettorale di domenica. Ultima, con l’1 per cento delle preferenze degli votanti, Lucia Chessa, candidata di SardegnaResiste.
Eletti anche i 60 nuovi consiglieri dell’assemblea regionale. Il campo largo di Todde potrà contare sul 36 esponenti, compresa la neo governatrice. Gli altri 24 saranno del centro-destra di Truzzu. Questo grazie al premio di maggioranza, del 60 per cento dei seggi, che scatta per la coalizione vincente, nel caso abbia raggiunto o superato il 40 per cento dei voti validi. Per quanta riguarda l’andamento delle liste, tra i due schieramenti di testa, il primo partito in assoluto è il Pd, con il 13,8. Appena il 7,8 per cento, invece, per i Cinque stelle, il movimento di Todde. Secondo posto assoluto per Fratelli d’Italia, con il 13,6, partito che ha espresso il candidato Paolo Truzzu. Per quest’ultimo sono stati decisivi in senso negativo gli esiti della urne nelle città di Cagliari, Sassari e Quartu Sant’Elena, oltre che a Nuoro, dove ha prevalso con ampio margine il centro-sinistra. Per l’esponente della destra sarda, invece, successi a Olbia e Oristano. Da ricordare che domenica si è recato alle urne il 52,3 per cento degli aventi diritto (758.252 votanti).
Francesco Pirisi
