Regionali. Pd e Fratelli d’Italia si contendono la supremazia nei voti di lista

Francesco Pirisi

Regionali. Pd e Fratelli d’Italia si contendono la supremazia nei voti di lista

lunedì 26 Febbraio 2024 - 16:00
Regionali. Pd e Fratelli d’Italia si contendono la supremazia nei voti di lista

Candidati governatori a confronto (foto S.Novellu)

Quando è stato scrutinato circa un quinto delle schede il centro-destra di Paolo Truzzu ha un vantaggio di 3 punti percentuale su Alessandra Todde, nella corsa per la Regione. Il 47,3 dei voti per il sindaco di Cagliari, candidato del centro-destra, contro il 44,15 per la capo-coalizione del centro-sinistra. Segue con ampio distacco (7,7 per cento) Renato Soru, a capo della Coalizione sarda. Mentre la candidata governatrice di SardegnaResiste, Lucia Chessa, è ferma allo 0,9. Risultati relativi a circa 390 sezioni sulle 1844 distribuite in tutta la Sardegna. Un dato assolutamente parziale, che non consente neppure un calcolo delle probabilità, su chi tra i due capiclassifica possa diventare il governatore della Sardegna. Portando, con sé, tra i 60 scranni del Consiglio regionale una fetta considerevole dei candidati nelle circoscrizioni. Per un esempio di scuola, se i valori percentuali dovessero essere confermati, sarebbe Truzzu a mettere in testa la corona di presidente. La vittoria (con oltre il 40 per cento dei voti validi) gli consentirebbe di ottenere il premio di maggioranza, che si traduce nell’ottenimento del 60 per cento dei posti nell’assemblea regionale. Il 40 andrebbe, invece, totalmente al “campo largo”, la coalizione di Todde. Questo per il fatto che non ci sarebbe un terzo ingresso, in questo caso di Soru. Il proprietario di Tiscali, infatti, né raggiunge la soglia di sbarramento del 10 per cento, prevista per la promozione delle coalizioni. Né alcuna delle liste collegate alla sua candidatura supera quel 5 per cento, percentuale che apre la porta del Consiglia regionale, a prescindere dal risultato del candidato governatore. Per quanto riguarda l’andamento delle singole liste, il miglior risultato per il momento è del Pd, nel centro-sinistra, con il 15,3 per cento. Di poco distanziato, sul fronte opposto, il partito Fratelli d’Italia, con il 14,9. Annaspa, invece, il movimento Cinquestelle (7,6), che è il partito di Todde. Nel centro-destra Forza Italia mette insieme l’8,1 per cento dei consensi, non lontano dai risultati delle precedenti tornate elettorali. Bene anche i Riformatori, con il 7,0. In calo, invece, la Lega Salvini (3,8) e il Psd’Az, fermo al 5,0.

Francesco Pirisi

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