La Provincia di Nuoro ha affidato l’incarico progettuale per la realizzazione del nuovo Man. L’intervento prevede l’accorpamento dei locali dell’ex Albergo Sotgiu e dell’ex Casa Deriu. Si tratta di un progetto di variante rispetto allo studio elaborato nel 2017, e poi bloccatosi nel momento dell’esecuzione dei lavori dalla rinuncia della ditta aggiudicataria dell’appalto. Il costo dell’opera è di circa 2 milioni di euro. Fondi stanziati per una parte dalla Regione e per il resto dalla Provincia, che ha integrato le somme disponibili con un recente finanziamento di 700mila euro. Il gruppo tecnico scelto dalla Provincia avrà 40 giorni di tempo per presentare lo studio di fattibilità tecnica ed economica (progetto preliminare). Una volta approvati gli elaborati, scatteranno altri 40 giorni per la redazione del progetto definitivo. L’obiettivo finale è appunto quello del nuovo Man. Un museo potenziato rispetto a quello in essere da un paio di decenni. Il tutto attraverso l’allestimento di ulteriori sale espositive nei nuovi locali, che si affacciano sulla piazza Satta, realizzata a metà degli anni ’60 dallo scultore di Orani, Costantino Nivola, Il resto del nuovo corso del Man sarà costituito da una serie di attività da programmare nel territorio del Nuorese. La storia dell’ampliamento del museo della Provincia è segnata da una serie d’intoppi burocratici. La prima iniziativa in tale direzione è addirittura del 2004. Prevedeva l’aggiunta ai locali di via Satta delle ex Casa Deriu ed ex Casa Dedola. Il tutto da realizzare con un impegno di 2 milioni e 450mila euro. L’intervento, però, venne bloccato dalla decisione di Comune e Soprintendenza di sospendere la concessione prima assegnata. Tanto da indurre l’amministrazione provinciale a cambiare programma. La nuova scelta si concentrò sull’annessione del fabbricato dell’ex albergo Sotgiu. Lavoro andato a buon fine, con una spesa di 860mila euro. Le traversie, tuttavia, non erano finite. Il successivo intervento, per accorpare i locali Sotgiu con la ex Casa Deriu, sono stati stoppati questa volta dalla rinuncia dell’impresa, Andreoni, uscita e rientrata in scena nell’appalto, dopo il contenzioso tra Tar e Consiglio di Stato, innescato dal ricorso di una ditta concorrente. Dopo l’assegnazione definitiva, da parte della magistratura amministrativa, però, la decisione della ditta di mollare i lavori. Dopo sette anni, dunque, l’iter di ampliamento del Man riparte. Questa volta con tutti i presupposti per arrivare all’obiettivo messo in programma da museo e Provincia.
Francesco Pirisi