Rifondazione verso le Regionali: “Con Soru un accordo programmatico, non politico”

Francesco Pirisi

Rifondazione verso le Regionali: “Con Soru un accordo programmatico, non politico”

mercoledì 14 Febbraio 2024 - 11:01
Rifondazione verso le Regionali: “Con Soru un accordo programmatico, non politico”

Elezioni (foto S.Novellu)

«Con Soru Rifondazione comunista ha fatto un accordo tecnico e programmatico, non un’intesa politica». Così Ciriaco Davoli, dirigente nuorese del partito con falce e martello, che corre per le Regionali nella Coalizione sarda di Renato Soru, il proprietario della società di comunicazione, Tiscali. Domenica sono stati presentati i sei candidati nel collegio di Nuoro. In corsa il segretario provinciale Francesco Maggi, docente della scuola superiore. Insieme a lui, Tonirosa Brotzu, di Nuoro, Antonio Satta, di Siniscola, impiegato all’Aspal, Mario Meloni, pensionato, di Aritzo, Rossana Piredda, commerciante, di Atzara. E per chiudere l’insegnante di Galtellì, Lucia Brocca, responsabile regionale del partito per il settore scuola. «Ci hanno convinto a stringere con Soru – aggiunge Davoli – alcune tematiche, come il governo sardo dell’energia e una struttura della scuola adatta alle esigenze dell’isola. Temi  presenti nel programma elettorale del candidato governatore e che sono tra le priorità della politica del nostro partito». L’alleanza con Soru è arrivata dopo che si è dissolto il tavolo che riuniva alcuni esponenti della sinistra radicale e i partiti indipendentisti: «A uno a uno hanno lasciato il tavolo del confronto – dice ancora Davoli – e a quel punto le possibilità erano o di andare da soli, oppure entrare nella coalizione sarda, come abbiamo poi fatto». La questione del governo dell’energia è uno dei punti che caratterizza la campagna elettorale del partito: «Fa parte di una di quelle materie non negoziabili – spiega il segretario Maggi – e per la quale la nostra proposta è la costituzione di un’agenzia regionale, che governi il settore. E questo – aggiunge – anche per evitare l’assalto di multinazionali, che vogliono monopolizzare queste attività, creando così un’altra servitù per i sardi». Parlando di servitù non manca un accenno da parte dei comunista a quelle militari: «Non vanno limitate – afferma Brotzu – ma eliminate totalmente, così da restituire i territori alle comunità». Gli altri temi anticipati dai candidati di Rifondazione, in previsione del voto del 25 febbraio, sono i trasporti e l’istruzione. «I trasporti vanno riorganizzati – dice Maggi – a iniziare da quelli che riguardano gli studenti. Porto l’esempio dell’istituto “Chironi” – spiega – dove i ragazzi pendolari devono per forza entrare in classe alle 8, per poter chiudere le lezioni entro le 14, quando parte l’ultimo pullman utile, per rientrare a casa». Sull’istruzione non manca di dire la sua anche Lucia Brocca: «Il taglio previsto di 220 autonomie scolastiche in Sardegna – denuncia – avrà effetti deleteri. Bisogna invertire la rotta – incalza l’insegnante di Galtellì – attraverso la creazione di un’organizzazione specifica del settore, che sia congeniale alla situazione della Sardegna, diversa da quella di altre aree d’Italia, sia per la scarsa popolazione dei suoi centri e sia per la difficoltà negli spostamenti».

Francesco Pirisi

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