NUORO – Politica, giovani, economia locale, vivere in Sardegna, trasporti e Sanità. Sono questi i temi caldi proposti dal vescovo di Nuoro monsignor Antonello Mura ai quattro candidati presidenti regionali Lucia Chessa, Alessandra Todde, Paolo Truzzu e Renato Soru, che hanno accettato di confrontarsi al teatro San Giuseppe di viale Trieste a Nuoro, davanti a una sala gremita. Un question time coordinato da Monsignor Mura al quale ogni candidato in tre minuti ha dato la propria risposta.
ECONOMIA A LIVELLO LOCALE- Puntare sull’economia locale è fondamentale per i quattro candidati per uno sviluppo armonico della Sardegna. Per Lucia Chessa bisognerebbe andare in direzione opposta rispetto al trend di questi anni. Il principio di sussidiarietà deve essere il perno per rivitalizzare le comunità locali. Per Renato Soru le condizioni del mercato sono cambiate tra tecnologia e globalizzazione quindi fra gli obbiettivi prioritari c’è la sopravvivenza del pianeta e i rapporti sociali. Alessandra Todde, invece, per la Sardegna punta sull’inserimento di una classe dirigente forte, indipendente e senza conflitti di interesse che faccia delle scelte oculate per la nostra Isola. Per Paolo Truzzu, infine, è fondamentale sfruttare le politiche europee per le comunità soprattutto quelle montane.
LEADERSHIP E PRESIDENZA DELLA REGIONE – Un punto importante sul quale è stato focalizzato il confronto è stato il concetto di leadership e cosa significa guidare la Regione Sardegna. Per la Chessa essere presidente della Regione significa avere rigore morale, un rigore che, come ha sottolineato è stato perso negli ultimi anni. Soru, invece, cita la costituzione italiana evidenziando che chi governa deve avere dignità e onore accettando anche gli attacchi personali e pur soffrendo deve imparare a respingerli dimostrando di essere onesto e trasparente. Per Todde il presidente della Regione non deve essere un leader ma l’interprete di chi rappresenta ribadendo: «Credo nella squadra e nella fiducia Reciproca». Truzzu, citando la propria esperienza di sindaco di una città metropolitana, ha puntato sul concetto di responsabilità prima di tutto verso la propria coalizione politica ma anche saper mediare ascoltando chi rema contro e le opposizioni politiche.
SANITA’ – Il tasto dolente della serata è stata la Sanità in riferimento specialmente ai pazienti oncologici che sono costretti a viaggi della speranza per affrontare cure che non sono garantite in Sardegna. Per tutti i candidati è necessario istituire repentinamente un registro dei tumori e investire sulla medicina territoriale ascoltando le esigenze delle popolazioni locali.
TRASPORTI E VIVERE IN SARDEGNA – Il diritto alla mobilità per Lucia Chessa, Alessandra Todde e Renato Soru per i sardi si può ripristinare abolendo la tariffa unica e garantendo quella per i sardi e prezzi agevolati per chi arriva da fuori. Per Paolo Truzzu, invece, seguendo il modello del Friuli Venezia Giulia, bisognerebbe annullare le tasse aeroportuali e sfruttare i finanziamenti dell’articolo 349 dell’Unione Europea per le zone periferiche svantaggiate per abbassare i prezzi dei biglietti.
Poter scegliere di abitare in Sardegna dovrebbe essere scontato ma non sempre è così. Su questo altro punto è avvenuto il confronto tra Chessa, Soru, Truzzu e Todde.
Combattere lo spopolamento è una priorità di tutti e quattro i potenziali governatori con la finalità di non continuare a depauperare le piccole comunità isolane ma rafforzare i servizi e creare degli attrattori per far restare le persone e contestualmente attirarne delle nuove.
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