“Corri braccia al cielo Gigi”, in 30mila per l’ultimo saluto a Riva

Sonia

“Corri braccia al cielo Gigi”, in 30mila per l’ultimo saluto a Riva

giovedì 25 Gennaio 2024 - 03:01
“Corri braccia al cielo Gigi”, in 30mila per l’ultimo saluto a Riva

CAGLIARI (ITALPRESS) – Un abbraccio collettivo, per salutare un campione che mai potrà essere dimenticato. Per i funerali di Gigi Riva 30.000 persone si sono presentate fuori dalla basilica di Nostra Signora di Bonaria, dove sono stati allestiti due maxischermi per seguire la messa tenuta dall’arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Baturi. Un tributo che ha visto la partecipazione di migliaia di persone arrivate anche da fuori Sardegna, col desiderio di rendere omaggio a chi ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo del calcio. Dentro, fra i 650 presenti in chiesa, la famiglia, i figli Nicola e Mauro con la madre Gianna, i nipoti e gli amici più cari, in primis alcuni compagni del Cagliari che vinse lo storico scudetto del 1970 come Mario Brugnera, Ricciotti Greatti, Adriano Reginato e Beppe Tomasini. “Grazie a tutti e a tutte le persone che sono venute nella camera ardente, in coda al freddo fino a tarda sera: ci hanno sempre detto che era un grande uomo, mi veniva da fare le condoglianze io a loro”, il toccante ringraziamento del figlio Nicola al termine della cerimonia, con un sentito applauso ripetuto due volte da parte dei presenti e del pubblico all’esterno. “E’ andato via non solo mio padre, ma un parente di tutti. Se n’è andato da hombre vertical, decidendo fino all’ultimo cosa fare. Spero con tutto il cuore che ora possa riabbracciare sua mamma, la persona che ha amato di più nella sua vita”. Grande commozione anche nelle parole di monsignor Baturi: “Corri di nuovo, caro Gigi, e tendi ancora quelle tue lunghe braccia al cielo, come dopo la rovesciata al Vicenza e il sinistro di Città del Messico. Corri e guarda in alto: noi oggi preghiamo perchè il Signore ti venga incontro, Dio sia la tua dimora per sempre insieme ai tuoi amati genitori, alla tua amata sorella Fausta e ai tuoi cari”. Il feretro arriva a Bonaria alle 15.06, fa il suo ingresso in chiesa dopo dieci minuti di celebrazioni. Ed esce alle 17.09, in uno dei momenti più commoventi della cerimonia, portato dai campioni del mondo Marco Amelia, Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Simone Perrotta, Angelo Peruzzi e Franco Selvaggi, assieme a Tomasini e Gianfranco Zola.
Con loro presenti il Cagliari Calcio di oggi al completo, dal presidente Tommaso Giulini a Claudio Ranieri passando per prima squadra, giovanili e dipendenti, autorità sportive (Andrea Abodi, Giovanni Malagò, Gabriele Gravina, Giancarlo Abete, Franco Carraro, Matteo Marani fra i tanti) e politiche (il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, per citarne alcuni), fino a Luciano Spalletti, senza contare le corone di fiori che andavano dal presidente della FIFA all’Italia del 2006. All’uscita lo accompagnano le sirene delle navi, poi risuona la canzone “Quando Gigi Riva tornerà” di Piero Marras, seguito dai cori dei tifosi e da un applauso ricco di gratitudine e sentimenti. A seguire, in forma strettamente privata, la sepoltura nell’adiacente cimitero Monumentale, come non accadeva dal 1968: per ora è provvisoria, c’è la volontà di dedicare un’area speciale al Mito. Per una delle infinite celebrazioni che serviranno a tenere vivo il ricordo di un simbolo eterno.
– Foto col/Italpress –
(ITALPRESS).

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