Blitz nel carcere di Mamone: rinvenute 70 dosi di marijuana nascoste nei phon asciugamani e nelle canalette dei fili elettrici

70 dosi di marijuana sono state rinvenute nella serata di ieri (17 gennaio) all’interno del carcere penale di Mamone. L’operazione è stata condotta con successo dal reparto di Polizia Penitenziaria del Carcere di Mamone, dal reparto Cinofili della Polizia Penitenziaria di stanza a Nuora Badu ‘e Carros e dal reparto a Cavallo di stanza nella stessa Colonia penale di Mamone su disposizione del Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria.  La marijuana è stata rinvenuta dagli agenti coordinati dal Comandante del reparto il dirigente  Francesco Dessì  all’interno di phon asciugamani e in alcune canalette di fili elettrici ubicati  nelle sezioni detentive e locali vari del plesso centrale della struttura carceraria. Un blitz avvenuto anche grazie ai  tre i cani antidroga Artù un Springer Spaniel, Tobia un Labrador e Krisna un Pitbul, quest’ultimo, adottato dai cinofili della Polizia Penitenziaria dal canile “Qua la zampa” di Ossi, ha rinvenuto la sostanza stupefacente permettendone quindi il sequestro ed il mancato consumo da parte dei detenuti.

«Che dire, anno nuovo vecchie abitudini. Grazie al Personale di Polizia Penitenziaria ancora una volta si è portata a termine un’operazione importante con il ritrovamento di droga. Pertanto ci complimentiamo. Non possiamo non segnalare che l’operazione è stata possibile anche grazie al richiamo di personale fuori dal servizio e ciò significa che le unità di Polizia Penitenziaria a disposizione del Direttore e del Comandante di Reparto sono insufficienti a garantire un servizio ottimale. Il Dipartimento deve guardare alla Casa di Reclusione di Mamone con occhi diversi, è indispensabile l’incremento della pianta organica così da poter avere ununumero adeguato di poliziotti da destinate alle esigenze del servizio. Riteniamo importante l’incremento del reparto a Cavallo indispensabile per il controllo del territorio che ricordiamo si estende per 2700 ettari e dove è facile lasciare droga, telefoni cellulari o altro ai detenuti che, lavorando all’esterno riescono poi a farla arrivare all’interno delle sezioni detentive, così come riteniamo importante la presenza fissa dei cinofili in ogni penitenziario» dichiara 11 Segretario Generale FNS Cisl Sardegna Giovanni Villa.

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Sonia