A Spazio Ilisso il 2024 prende avvio con una nuova proposta espositiva: sabato 20 gennaio, alle ore 11:00, sarà inaugurata la mostra dedicata alla textile designer Eugenia Pinna (Nule, 1956), figura decisiva nel rinnovamento della tessitura sarda.
Il suo lavoro documenta la ripartenza della ricerca tessile in Sardegna dopo il potente impulso impresso negli anni Cinquanta da Eugenio Tavolara, artista, direttore e progettista per ISOLA (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano), che mise a punto un alfabeto segnico, formale e cromatico, finalizzato all’abitare contemporaneo. Lo studio delle tessiture tradizionali di Nule (in particolare le coperte, fressadas), un solido sapere tecnico e la continua ricerca sono il fondamento del lavoro di Eugenia Pinna. Il suo percorso negli anni ha significato soprattutto la presa di coscienza del non essere più solo un’artigiana, com’è stato agli esordi, ma una progettista tessile. All’inizio della sua carriera, nella Sardegna degli anni Ottanta e Novanta, Pinna ha faticato ad affermare la sua scelta, operando in un territorio connotato da piccole imprese tessili artigiane, per lo più familiari, impegnate unicamente nel reiterare motivi e modelli della tradizione richiesti dalla gran parte del mercato turistico. L’inserimento di una progettista nella produzione tessile – ruolo venuto meno con l’indebolimento dell’istituto regionale preposto, l’ISOLA – non sembrava previsto. Dopo anni di impegno, incessanti sperimentazioni e una costante attività che l’ha vista partecipare a eventi ed esposizioni in giro per il mondo, Eugenia Pinna è oggi riconosciuta una textile designer di taglio internazionale.