Dopo la riunione di martedì scorso con i lavoratori dipendenti della Biblioteca Satta, il Prefetto di Nuoro ha ricevuto oggi il nuovo commissario del Consorzio, Claudia Camarda, nominata dalla Regione in sostituzione del suo predecessore Ignazio Porcu.
Durante l’incontro, Dionisi ha rappresentato al nuovo amministratore dell’ente culturale il profondo senso di scoramento, i timori, i dubbi e le riserve precedentemente manifestati dal personale della “Satta” sul futuro della biblioteca, da anni imbrigliata in una complessa vicenda commissariale che stenta a trovare una rapida e convincente definizione.
Nel richiamare l’intervento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ieri a Sassari ha dichiarato: “La cultura è un’industria e la Sardegna una superpotenza”, il Prefetto ha ricordato l’importanza strategica della Cultura per il rilancio del territorio nuorese, sollecitando fortemente Camarda affinché metta in campo tutte le azioni possibili per superare l’attuale situazione di stallo gestionale e addivenire, finalmente, alla costituzione della nuova Fondazione alla quale parteciperanno Regione, Provincia e Comune.
“La cultura è un valore costituzionalmente tutelato che investe qualsiasi aspetto del sistema socio-economico italiano, dalla gestione del territorio al sistema educativo finanche all’innovazione imprenditoriale” ha dichiarato il Prefetto.
“La Biblioteca Satta gioca un ruolo decisivo nel processo di trasformazione sociale di questo territorio – ha sottolineato Dionisi – e necessita di una forma organizzativa solida e stabile, che consenta di attuare, nel lungo periodo, un adeguato piano di assunzioni che assicuri la continuità del servizio pubblico svolto finora, accanto a una nuova programmazione culturale orientata a un obiettivo di grande crescita sociale ed economica.
La biblioteca pubblica è anche un baluardo della democrazia, perché agevola la diffusione della conoscenza, contrasta la disinformazione e stimola il confronto delle idee.
Dal canto suo, il commissario liquidatore ha assicurato il massimo impegno volto ad approfondire le questioni che hanno determinato la paralisi gestionale del Consorzio, con l’obiettivo di raggiungere il risultato della trasformazione dell’ente nella Fondazione prescritta dalla normativa regionale.
All’esito del proficuo confronto, il Titolare della Prefettura ha insistito sulla rilevanza del fattore cultura nell’ecosistema dell’innovazione sul territorio provinciale: «Un territorio che non produce cultura più di quanta ne ‘conservi’ rinuncia di fatto alla cultura come fattore strategico per il proprio rilancio socio-economico. Ciò ha un valore particolare per le realtà provinciali come la nostra, lontane dai grandi snodi del commercio internazionale. Per noi più che per altri, la produzione di beni e contenuti culturali ha un valore decisivo, strategico e irrinunciabile sul piano dello sviluppo socio-economico».