«Italia in Comune ha più volte denunciato in questi mesi lo stato pietoso in cui versano le principali istituzioni culturali della città, ovvero il Consorzio Universitario e la Biblioteca Satta». Lo dichiarano i dirigenti del movimento cittadino che proseguono: «L’apprensione del nostro partito scaturisce dagli effetti negativi in termini di ricchezza sociale, culturale ed economica che lo sconquasso normativo e gestionale, generato da politiche miopi e di corto respiro bipartisan, reca con sé. Se non fosse per la dedizione e la passione con cui il personale di quelle istituzioni opera, probabilmente saremmo orfani di due baluardi imprescindibili del territorio. Stamane anche il Prefetto di NuoroGiancarlo Dionisi, evidentemente mosso dalla medesima preoccupazione, ha riunito gli operatori della Biblioteca Satta, dimostrandosi ancora una volta parte diligente non solo nell’analisi delle questioni critiche del territorio ma deciso propositore e risolutore. A lui va tutta la gratitudine del nostro movimento per le iniziative assunte in merito alle tematiche cruciali come quella della sanità, ospedali e medicina di base, dei cantieri sulla 131 dcn, della ferrovia, dei pullman degli studenti, della dispersione scolastica. Tutte questioni su cui il sindaco Andrea Soddu annaspa, appesantito dalla zavorra che oramai si porta addosso della perdita di credibilità e autorevolezza.  Quale ruolo rimane all’inquilino di via Dante se non quello di cerimoniere di eventi e spettacoli, quando i diritti dei cittadini vengono tutelati, più autorevolmente, dal Prefetto in via Deffenu? Quanto tempo ci vorrà perché il Comune di Nuoro riacquisti prestigio e reputazione dopo un anno di inedia, passato tra annunci, intrattenimenti di bassa lega e ricerca forsennata di candidature per le Regionali? Italia in Comune sta perseguendo con successo in questi mesi a riunire, a unire donne e uomini di buona volontà pronte a far voltare immediatamente pagina a questa amministrazione, spuria dal punto di vista politico e inefficace dal punto di vista amministrativo. Per il momento, adagiamo idealmente, con deferente rispetto, la fascia tricolore sulla spalla del dr. Dionisi su cui ormai si ripongono le speranze di una città spenta e desertificata».