La povertà è un fenomeno globale che ovunque risulta in progressiva crescita e che sempre più lambisce fasce di popolazione a noi prossime, se è vero che in Sardegna il rischio povertà coinvolge il 30,8% della popolazione, secondo i dati del 13° dossier della Caritas. Eppure di questo raramente si parla, quasi che si tratti di un elemento inevitabile e strutturale delle società per contrastare il quale non si fa abbastanza.
La Cisl e la Caritas diocesana di Nuoro affronteranno insieme il tema della “Povertà ignorata” nel corso di un incontro di riflessione che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 12 gennaio nella Sala convegni della Camera di Commercio di Nuoro, a partire dalle ore 16.00.
Per parlare di questo importante argomento si ragionerà attorno agli spunti offerti dal libro “I poveri non esistono” dello scrittore Gianni Garrucciu, presente all’incontro e che verrà intervistato dal giornalista, nonché a sua volta scrittore e antropologo, Bachisio Bandinu, e attraverso i contributi offerti dal Segretario nazionale Cisl Ignazio Ganga (già per oltre un decennio Segretario territoriale nuorese e da sempre impegnato nel sociale), con Suor Pierina Careddu, Direttrice della Caritas diocesana di Nuoro, e Maria Luisa Ariu, attuale Segretaria generale della Cisl di Nuoro. Coordinerà l’incontro la giornalista Carlotta Lucato.
Gianni Garrucciu da tempo è impegnato nella ricerca sulla povertà nel mondo, argomento affrontato anche durante un’intervista con Papa Francesco e con grandi personalità e responsabili di istituzioni che si occupano del problema, come WFP, FAO, OMS, ILO, ActionAid, Caritas, Unicef, Save the children. Dopo una lunga carriera in RAI prima come conduttore di telegiornali e giornali radio e poi come capo redattore, è oggi docente di Storia e tecnica della radio presso l’Università di Sassari e continua a coltivare la sua passione per la scrittura di numerosi saggi. Per anni ha seguito i viaggi di diverse personalità del mondo politico, sociale, culturale e religioso, (compresi Papa Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco) e numerosi sono stati i premi ricevuti per l’impegno profuso per far riflettere sui principali temi sociali.
Durante l’incontro si evidenzierà che i poveri spesso esistono solo come numeri, non come volti e voci che interrogano ciascuno di noi. Nel mondo lontano, ma anche in quello a noi più prossimo, l’indifferenza verso il crescente fenomeno della loro esistenza è ciò che stordisce maggiormente, quasi che risulti ineluttabile e ingestibile nonostante la relativa contabilità abbia caratteristiche agghiaccianti: a seguito della pandemia e delle guerre, presto i poveri nel nostro pianeta saranno oltre 2 miliardi, un quarto della popolazione mondiale, con donne e bambini che ne pagano il prezzo più alto.
Si cercherà di comprendere quanto il mondo voglia davvero mettere fine alla povertà o se a qualcuno faccia in realtà comodo che i Paesi poveri restino tali e che un velo di rassegnazione ci porti a non avere il giusto approccio collettivo anche nei confronti della povertà nel nostro territorio. Valutando anche quanto il mondo dell’informazione sia culturalmente attrezzato per raccontare questa realtà che pervade anche la nostra società occidentale più di quanto spesso non ci si renda conto.