Festività natalizie: l’agnello rimane il piatto preferito dei sardi

Le festività natalizie sono un occasione per stare in famiglia e consumare piatti prelibati e gustosi. Coldiretti Sardegna stila una graduatoria di ciò che i sardi prediligono mangiare in queste occasioni: nella top ten dei consumi dei sardi il podio è per l’agnello IGP, maialetto e carciofo. Seguono pesce e gamberoni. Tra gli antipasti spopolano i pecorini, tra le vedrure finocchi e per la frutta gli agrumi, la spesa media a famiglia è di circa 150 euro.

AGNELLO,  MAIALETTO E CARCIOFO – Sono stati questi i tre prodotti principe delle tavole dei sardi scelti per le cene e i pranzi di Natale, da gustare rigorosamente in famiglia. È quanto emerso da un rilevamento Coldiretti Sardegna, sui consumi dei sardi durante le festività del 24-26 dicembre, elaborato su un campione di circa 200 intervistati. Per una famiglia di 4 persone la spesa media è stata di quasi 40 euro a testa (150 euro a famiglia) con picchi anche di 220 euro. Confermate anche le stime della vigilia con i sardi più propensi a festeggiare in famiglia (due terzi dei sardi) e con più persone (circa 10 (come i siciliani) rispetto agli 8 del resto d’italia).

PIATTI-Proprio l’agnello, rigorosamente di Sardegna Igp e servito sia arrosto che in umido, l’ha fatta da padrone per circa l’80% dei consumatori, seguito dal maialetto arrosto (sul 75% delle tavole) e il carciofo (70%) da solo o nei piatti elaborati con carne o altre verdure. Subito sotto il podio, ma più distante, si piazza il pesce (40%), poi i gamberoni (35%) perlopiù arrosto o in antipasti e la pasta fresca (30% degli intervistati) compresa quella tradizionale delle varie aree dell’isola, su tutti culurgiones, fregula e ravioli.

PRODOTTI- Immancabili in pranzi e cene gli antipasti con in testa i pecorini (più staccati i caprini e vaccini) e i salumi sardi (su tutti le salsiccia, prosciutto crudo e guanciale). Ma a riscuotere grande successo sono stati anche gli antipasti di mare, presenti in una tavola su quattro (con il polpo il più gettonato). Tra le verdure il finocchio e le carote hanno segnato le punte maggiori, seguiti dai ravanelli. Tra la frutta è stata un’ondata di agrumi (nel 70% delle tavole), secondo posto per le arance. Discorso a parte per dolci e vini, sempre presenti in tutti i pasti delle festività ma molto vari in base alle collocazioni geografiche degli intervistati, nel rispetto della tradizione più locale. Tra gli altri piatti e prodotti si segnala in crescita il consumo della polenta (in particolare con i funghi) ma anche della bottarga, il cavolfiore e la frutta esotica come l’ananas sempre più in voga rispetto al passato. Tra i consumatori spicca l’acquisto nei mercati di Campagna Amica in particolare per i freschi tra frutta e verdure di stagione.

COLDIRETTI – «Il rilevamento conferma le nostre stime effettuate prima del Natale e ci segnala allo stesso tempo la grande propensione dei sardi nel restare legati alla tradizione dei piatti e prodotti del territorio certificati da una filiera corta e dalla tracciabilità, sinonimo di qualità – sottolinea Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna – il primato dell’agnello, inoltre, non solo conferma l’importanza della tradizione nei pasti natalizi, ma anche la grande attenzione dei consumatori alla ricerca di carni di qualità e legate a una filiera controllata e certificata».  Secondo il direttore Coldiretti Sardegna Luca Saba, inoltre  «Non stupisce come nelle tavole dei sardi siano predominanti i prodotti a chilometro zero come la nostra frutta e verdura – sottolinea – lo vediamo anche nei nostri mercati di Campagna Amica in cui i clienti possono trovare genuinità e una grande scelta di prodotti del territorio. Anche per queste festività i consumi nei nostri canali Campagna Amica hanno dato valore aggiunto alle nostre aziende, presenti in tutti i mercati della Sardegna».

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Sonia