MILANO (ITALPRESS) – Il Bologna non ha più intenzione di fermarsi. I rossoblù di Thiago Motta sbancano San Siro: contro l’Inter finisce 2-1 dopo i tempi supplementari, decisive le reti di Beukema e Ndoye che portano i felsinei ai quarti di Coppa Italia. I nerazzurri, dopo aver vinto due trofei consecutivi, escono agli ottavi di finale, nel prossimo turno Zirkzee e compagni sfideranno la Fiorentina.
Massiccio turnover per Simone Inzaghi, in campo Lautaro Martinez affiancato da Arnautovic, in difesa spazio a Bisseck, Acerbi e Bastoni, Asllani invece si piazza in cabina di regia al posto di Calhanoglu. Cambi anche per Thiago Motta, con Van Hooijdonk al centro dell’attacco e Zirkzee in panchina. I nerazzurri hanno iniziato con un buon ritmo, la prima vera occasione è stata costruita dallo stesso Asllani, ma il tiro dell’ex Empoli è terminato alto sopra la traversa. Qualche minuto più tardi Fabbian ha rischiato di segnare il gol dell’anno con un colpo di tacco al volo diretto all’angolino, il pallone però è terminato di poco sul fondo. Dopo la conclusione di prima intenzione di Frattesi, inseritosi coi tempi giusti sul suggerimento di Carlos Augusto, i ritmi del match si sono notevolmente abbassati, con le due squadre in attesa fino al duplice fischio finale. I padroni di casa hanno accelerato nella ripresa: all’8′ Arnautovic, all’altezza del dischetto, ha calciato sul fondo, l’austriaco subito dopo ha cercato una conclusione del limite deviata però in calcio d’angolo dalla difesa rossoblù. L’occasione più ghiotta è capitata invece a Lautaro Martinez, ma l’argentino si è fatto parare il calcio di rigore al 20′ da Ravaglia (penalty assegnato dopo l’On Field Review da La Penna). A sbloccare il punteggio ci ha pensato Carlos Augusto di testa sugli sviluppi di un corner, al 2′ del primo tempo supplementare: il Bologna ha provato a reagire, ma la squadra di Thiago Motta ha fatto parecchia fatica a trovare lo spazio necessario per far male ai nerazzurri. Nel secondo tempo supplementare invece si è ribaltato tutto: Zirkzee, al 7′, col tacco ha tenuto in campo il pallone del pareggio messo in porta da Beukema, poi l’olandese ha servito Ndoye, che con lo scavetto ha superato Audero per il trionfo di un Bologna che non finisce di stupire.
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(ITALPRESS).
Massiccio turnover per Simone Inzaghi, in campo Lautaro Martinez affiancato da Arnautovic, in difesa spazio a Bisseck, Acerbi e Bastoni, Asllani invece si piazza in cabina di regia al posto di Calhanoglu. Cambi anche per Thiago Motta, con Van Hooijdonk al centro dell’attacco e Zirkzee in panchina. I nerazzurri hanno iniziato con un buon ritmo, la prima vera occasione è stata costruita dallo stesso Asllani, ma il tiro dell’ex Empoli è terminato alto sopra la traversa. Qualche minuto più tardi Fabbian ha rischiato di segnare il gol dell’anno con un colpo di tacco al volo diretto all’angolino, il pallone però è terminato di poco sul fondo. Dopo la conclusione di prima intenzione di Frattesi, inseritosi coi tempi giusti sul suggerimento di Carlos Augusto, i ritmi del match si sono notevolmente abbassati, con le due squadre in attesa fino al duplice fischio finale. I padroni di casa hanno accelerato nella ripresa: all’8′ Arnautovic, all’altezza del dischetto, ha calciato sul fondo, l’austriaco subito dopo ha cercato una conclusione del limite deviata però in calcio d’angolo dalla difesa rossoblù. L’occasione più ghiotta è capitata invece a Lautaro Martinez, ma l’argentino si è fatto parare il calcio di rigore al 20′ da Ravaglia (penalty assegnato dopo l’On Field Review da La Penna). A sbloccare il punteggio ci ha pensato Carlos Augusto di testa sugli sviluppi di un corner, al 2′ del primo tempo supplementare: il Bologna ha provato a reagire, ma la squadra di Thiago Motta ha fatto parecchia fatica a trovare lo spazio necessario per far male ai nerazzurri. Nel secondo tempo supplementare invece si è ribaltato tutto: Zirkzee, al 7′, col tacco ha tenuto in campo il pallone del pareggio messo in porta da Beukema, poi l’olandese ha servito Ndoye, che con lo scavetto ha superato Audero per il trionfo di un Bologna che non finisce di stupire.
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