Trekking e cicloturismo a Monte Nieddu. Alla scoperta della natura selvaggia dell’Isola

di Kevin Lai

MONTE NIEDDU – Immergersi nel “cuore” del Monte Nieddu è un viaggio continuo alla scoperta della sua natura incontaminata. Questa maestosa montagna, situata nella parte meridionale della Gallura tra Padru e San Teodoro, offre una sorprendente varietà di flora e fauna. Il monte è un massiccio granitico con un’estensione territoriale di circa 1800 ettari e ad oggi è una parte prevalentemente sconosciuta dell’isola che racchiude al suo interno un canyon naturale di 8 km e una grande sequenza di piscine naturali e cascate che le conferiscono una bellezza unica nel suo genere. Dominato da Punta Majore e Punta Coloredda, questo luogo regala panorami mozzafiato. Dai suoi sentieri e punti di osservazione, lo sguardo può spaziare dal Gennargentu alle splendide spiagge di San Teodoro, con la cornice suggestiva dell’isola di Tavolara.

Trekking a Monte Nieddu (foto Kevin Lai)

ESCURSIONI – I boschi di lecci, ginepri e querce che avvolgono la montagna, nascondono un tesoro naturale di incredibile valore: le cascatelle e le piscine del Rio Pitrisconi. Questo fiume, con la sua costante presenza d’acqua nei millenni, ha modellato nel granito una gola spettacolare con vasche naturali e laghetti circondati da una vegetazione mediterranea rigogliosa. Questo luogo ad oggi è preservato e valorizzato da specialisti del turismo attivo come Lost in Sardinia Escursioni, Natura Viva Centro Escursioni e Wild Wonder Escursioni. Questi gruppi da numerosi anni si prodigano per mostrare e raccontare le meraviglie del territorio a turisti stranieri e locali. Attraverso le sue guide certificate i visitatori avranno l’occasione di vivere questo angolo di paradiso nella formula che più troveranno adeguata. A partire dai tour a bordo dei Land Rover 4×4, passando per le E-bike (biciclette elettriche ) oppure i percorsi di trekking. Questi sono solo alcuni dei metodi per esplorare questo territorio incontaminato in compagnia di guide specializzate che racconteranno la storia e le peculiarità di questo angolo di paradiso.

Trekking a Monte Nieddu (foto Kevin Lai)

Ci racconta Piergiorgio Gaia, guida certificata AGC di Lost in Sardinia Escursioni:  «A partire dall’ingresso dell’area naturalistica le scelte sono molteplici, offriamo numerosi servizi che variano da quelli più economici per chi desidera visitare in libertà il monte, fino a pacchetti specializzati con le nostre guide, aperitivi e una serie di servizi di trasporto riservati al cliente. Qui a Monte Nieddu la nostra premura è far scoprire in piena sicurezza e libertà il nostro territorio».  Da alcuni anni questi luoghi hanno catturato l’attenzione di una certa tipologia di turismo estero che, nonostante subisca il peso del fascino costiero, continua ad avere numeri in crescita grazie alla cura nel servizio e del territorio.

IL MONTE IN BICICLETTA – «Dal punto di vista della richiesta dei servizi purtroppo gli italiani sono un poco indietro rispetto agli stranieri, in linea di massima le escursioni richieste dai nostri connazionali si limitano a quelle in 4×4 o il trekking, mentre gli stranieri hanno una maggiore propensione a compiere dei tour più impegnativi come quelli di canyoning, ovvero le arrampicate mediante l’uso di corde e appigli, ed i tour con le biciclette elettriche o mountain bike» – dice Gaia –  «I numeri più importanti li fanno i turisti americani, tedeschi e inglesi che anno dopo anno prediligono questa modalità di scoperta dell’Isola, allontanandosi dalla costa per trovare un contatto con il lato selvaggio e incontaminato. Ma recentemente abbiamo registrato la presenza sempre crescente di spagnoli.”

Tra le numerose possibilità di visitare questi luoghi la mountain bike si rivela probabilmente uno dei modi più intriganti di scoprire Monte Nieddu. Partendo dal campo base del gruppo Lost in Sardinia Escursioni si potranno percorrere 7 kilometri in salita che condurranno all’ambita vetta di Paladimonte a 615 metri di altezza con una veduta di oltre 60 kilometri della costa Gallurese, un vero e proprio scenario da cartolina. Da quel momento, una breve discesa condurrà verso lo stazzo Pitrisconi, punto nevralgico del tour, da dove si aprono i percorsi di canyoning e trekking. Qui basterà percorrere un breve tratto per potersi tuffare nelle piscine naturali a ridosso del monte, e godersi i panorami mozzafiato di questo angolo di Sardegna.

Una delle piscine naturali a Monte Nieddu (foto Kevin Lai)

I sentieri attraverso questi luoghi offrono un’esperienza accessibile a tutti. Lungo i percorsi, sono disponibili aree di sosta attrezzate per i picnic, invitando i visitatori a godere appieno della bellezza della flora e della fauna circostante.

LA FAUNA – Nel corso di un censimento effettuato nel giugno 2012 sono stati censiti 26 mufloni nella vicina area di Pedra Bianca, e stando agli studi pare che questa specie frequenti anche l’area demaniale di Monte Nieddu.Nell’area sono presenti in particolare volpi e cinghiali. Tra questi animali vi sono anche numerose specie protette, infatti è facile riuscire a vedere volteggiare esemplari di aquila reale, nota per nidificare da anni tra le “guglie” granitiche di Punta S’Abila, ai margini del compendio forestale.

Il Monte Nieddu si rivela così un vero gioiello della Gallura, dove la natura selvaggia e incontaminata si fonde armoniosamente con panorami mozzafiato, regalando a chi lo esplora un’esperienza indimenticabile.

LE IMMAGINI:

Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna – Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio

© Riproduzione riservata

Share
Published by
Sonia