I musei, i parchi archeologici e quelli naturalistici del Nuorese sono stati riuniti nella guida turistica del Distretto culturale del Nuorese. Un opuscolo per sostenere prima di tutto le visite dei turisti, forestieri e no, che frequentano la provincia. La pubblicazione è stata presentata stamane nei locali della Camera di Commercio, dal suo presidente Agostino Cicalò, che è anche alla testa del distretto culturale. «La guida – ha spiegato Cicalò – riunisce 32 luoghi di cultura, con ampia illustrazione dei siti e della loro storia. Una pubblicazione – ha aggiunto Cicalò – che arriva dopo un vuoto durato alcuni anni, e che consentirà di migliorare i servizi turistici nel territorio». Alla guida è collegato anche il “Passaport DCN” (del Distretto culturale del Nuorese), che accompagnerà i visitatori nei diversi punti d’attrazione culturale,  e attraverso il quale guadagnare premi, gadget e, quindi, la possibilità di allungare gli itinerari tra i siti e migliorare la conoscenza della provincia. La guida turistica è dentro un progetto più ampio, da 500mila euro, finanziato dalla Camera di Commercio e dalla Fondazione di Sardegna. «Ci sono dentro il progetto – ha spiegato Cicalò – il sito web del distretto, i percorsi tra musei e parchi monumentali, l’apertura della nuova sede del distretto, in viale del Lavoro, oltre ad attività di comunicazione e d’informazione, a partire proprio dalla fresca pubblicazione della guida turistica».

Un passaggio, quello attuale per l’ente culturale nuorese, che è segnato anche dal rinnovo delle cariche sociali. C’è la conferma del presidente Cicalò e i nuovi ingressi nel direttivo dell’assessore del Comune di Nuoro, Salvatore Picconi, e del presidente di Confindustria della Sardegna centrale, Gianni Bitti. Riconferma nell’incarico anche per il direttore scientifico, Antonello Menne, e per Gianluca Secci, responsabile del Tavoli dei musei. Cicalò ha fatto anche un bilancio sui primi 10 anni di vita del Distretto culturale: «Il consuntivo è positivo. Credo che il risultato più importante – ha sottolineato il presidente – sia quello di avere aggregato diversi soggetti culturali, che hanno imparato a dialogare e collaborare tra loro. Le piccole realtà del territorio – ha concluso Agostino Cicalò – sono diventate una grande realtà».

Francesco Pirisi