Sono stati accolti ieri mattina nell’aula consiliare del Comune di Nuoro i 24 volontari del Servizio civile digitale che a partire da oggi saranno impiegati nei progetti “Next Genereation -Officine digitali” e “YouthCallEU” presentati dall’amministrazione con l’obiettivo di accompagnare e supportare i cittadini nell’utilizzo degli strumenti digitali.
Nello specifico, il progetto “Next Generetion – Officine digitali” ha come obiettivo quello di arrivare al superamento del digital divide attraverso un servizio operativo di “facilitazione digitale” e l’organizzazione di momenti di “educazione digitale”, anche itineranti, contribuendo al miglioramento delle competenze dei cittadini, soprattutto quelli a rischio di esclusione, sviluppando le loro capacità nell’effettivo utilizzo dei servizi pubblici telematici.
Con il progetto “YouthCallEU”, invece, si vuole fornire ai cittadini più giovani un servizio di “educazione all’uso degli strumenti digitali” nell’ambito della ricerca di informazioni di qualità, neutre e aggiornate, rispetto alle opportunità dell’Unione europea a loro dedicate e rispetto alle tematiche europee più generali.
I ragazzi sono stati accolti dal sindaco Andrea Soddu, dall’assessore alle Politiche europee e coesione territoriale Luciano Boi, dai referenti di Europe Direct Nuoro, Gianluca Urrai, e di Eurodesk Cagliari, Fabrizio Todde, e dalla responsabile dei Servizi civici del Comune, Marina Marchi.
«Vi apprestate a svolgere un compito molto importante per la comunità – ha detto ai volontari il sindaco Soddu -. Per voi sarà un periodo di crescita e appagante dal punto di vista umano, perché aiuterete quella parte di persone oggi tagliata fuori dall’utilizzo degli strumenti digitali a godere dei propri diritti di cittadinanza».
«La pubblica amministrazione – ha ribadito l’assessore Boi – fornisce servizi ai cittadini e per usufruirne serve un minimo di competenze digitali, chi non le possiede rischia di perdere i propri diritti. Sono certo che da questa esperienza – ha detto ai ragazzi – uscirete arricchiti come i vostri coetanei che vi hanno preceduto».
