NUORO – Alessandra Todde la candidata presidente “ufficiale” della Sinistra per le prossime elezioni regionali è stata accolta ieri mattina da circa 1200 suoi concittadini nuoresi all’ex Mercato civico dove come lei stessa ha sottolineato: «Mio nonno macellaio aveva il negozio ed io quei ricordi di bambina li ho sempre nel cuore». Dunque non è un caso che la candidata del cosiddetto “Centro Largo” inizia dalla sua città la lunga maratona della campagna elettorale che in sordina è partita con l’ostacolo di affrontare il titanico Renato Soru con la conseguente spaccatura delle forze progressiste radicali anche se ci si auspica un riallineamento verso un unico candidato in quanto affrontare la Destra -che in questi giorni sta scegliendo chi correrà come potenziale presidente alle prossime Regionali – non sarà di certo una passeggiata. Ieri mattina a sostenere la Todde c’erano rappresentanti politici di spessore ma anche esponenti della “intellighenzia cittadina” che hanno acclamato le parole di quella che storicamente in Sardegna risulta essere la prima candidata donna a gareggiare per la poltrona di Governatore che ha messo al centro del proprio programma la risoluzione delle criticità che stanno attanagliando la quotidianità dei sardi.
La Todde ha parlato di Sanità ponendo l’accento sulla necessità dell’abolizione del numero chiuso in Medicina, di Politiche europee che valorizzino il mondo delle campagne, di attivare reali interventi per arginare la dispersione scolastica, di potenziare il trasporto pubblico attraverso la creazione d’infrastrutture e di porre i criteri di una continuità territoriale a oggi ineistente. Nella lista delle “cose da fare” non sono mancati argomenti come la transazione energetica che non può essere calata dall’alto per evitare altri sbagli come quelli che hanno imposto il poligono militare di Quirra, l’emarginazione e le devianze di cui testimone d’eccezione è stato Don Ettore Cannavera fondatore della comunità “La Collina”.
A Fine evento la Todde ha sottolineato che ai suoi avversari politici parlerà del «Momento del “Noi” prendendo le distanze verso una Destra che ha governato malissimo, che ha fatto il male dei sardi, che ha riportato indietro di anni l’isola, che l’ha immobilizzata, che ne ha fatto un deserto. La peggior giunta che la Sardegna abbia mai avuto. Loro vogliono governarla ancora, tutelando i soliti noti, i soliti pochi. Noi vogliamo cambiare tutto». Dunque il messaggio di Alessandra Todde per i suoi elettori è che per la Sardegna è iniziata ufficialmente l’era: «del Noi e non dell’Io. Insieme vinciamo. Uniti vinciamo. Cambiamo tutto».
F. Nieddu