Solinas: “Confidiamo anche nella riapertura della galleria di Mughina”
A dieci anni dalla catastrofe del ciclone Cleopatra stamane è stato riaperto al traffico il ponte di Oloè, sulla provinciale Nuoro-Oliena-Dorgali. L’infrastruttura è stata ripristinata negli ultimi mesi, con i 5 milioni e 600mila euro assegnati dalla Regione. L’intervento ha permesso di risanare dal punto di vista idraulico il terreno su cui poggia il ponte, ora rifatto con i più avanzati sistemi costruttivi. L’opera è stata gestita sia per la progettazione e sia per l’esecuzione dei lavori, dall’Ois, l’azienda regionale per le Opere e le infrastrutture della Sardegna, in accordo con la Provincia. Sono stati eliminati i problemi di fondo che nel giorno dell’alluvione del 2013 avevano determinato il crollo del ponte. Dove si era apertta una voragine, nella qualche era rimasta imprigionata una camionetta della polizia, determinando la morte dell’assistente Luca Tanzi, 43 anni, originario di Urzulei. Questa mattina per l’inaugurazione del nuovo ponte è voluto essere a Oloè anche il governatore della Sardegna, Christian Solinas: «Quest’opera è importante – ha detto – perché riattiva il collegamento tra l’interno della provincia e la costa.
La vicenda del ponte di Oloè – ha aggiunto Solinas – ci ha spinto a programmare degli interventi di verifica su molte delle vecchie infrastrutture viarie, perché costruite con sistemi antiquati e non in grado di reggere le emergenze causate dal cambiamento climatico». Per la riapertura del ponte questa mattina erano presenti a Oloè gli esponenti della Lega, Pier Luigi Saiu, assessore dei Lavori pubblici della Regione, e il deputato Eugenio Zoffili, il prefetto Giancarlo Dionisi, il questore Alfonso Polverino. Per la Regione anche la consigliera, Elena Fancello. Mentre per gli enti territoriali sono intervenuti l’amministratore della Provincia, Costantino Tidu, il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, insieme ai colleghi di Oliena, Sebastiano Congiu, e Dorgali, Angela Testone. Congiu ha messo in rilievo i disagi che la prolungata inutilizzabilità del ponte ha causato in particolare ai comuni del territorio. «Per questo motivo – ha commentato – credo che l’inaugurazione di oggi sia prima di tutto un risarcimento a queste popolazioni». Mentre Testone, riprendendo il discorso di Solinas, ha evidenziato la necessità di «rivedere e intervenire in tutte quelle infrastrutture viarie che, proprio per gli effetti del mutamenti climatici, non garantiscono più per la sicurezza degli automobilisti». In questo ambito significative le informazioni del prefetto, riguardo alle attività dell’Anas. L’azienda statale delle strade, ha rimarcato Dionisi, «ha modificato quella che era la divisione dei fondi, trasferendo alle manutenzioni l’80 per cento delle risorse disponibili. Mentre precedentemente ne venivano destinate appena il 20 per cento, e tutto il resto era impegnato per la realizzazione di nuove arterie». La ricostruzione del ponte è anche un esempio di celerità nell’esecuzione di un’opera pubblica. Durante l’anno in corso, infatti, è stata approvata la progettazione esecutiva, sono stati affidati i lavori (all’impresa Angius, di Porto Torres) e in sette mesi sono portati a compimento. Sollecitudine evidenziata dall’assessore regionale, Saiu, dal capo della Provincia, Tidu, e dal sindaco di Nuoro, Soddu. La riapertura del tratto di strada di Oloè è stata anche l’occasione per ricordare l’assistente di Polizia, Tanzi. Dieci anni fa la morte, in un’attività di servizio con i colleghi della questura. «Per noi è importante essere qui oggi – ha detto il questore Polverino – con il pensiero rivolto a Luca, che ci ha lasciato molto presto e ha lasciato la sua famiglia».
Francesco Pirisi