Sono 300 i Carabinieri che dalle prime luci dell’alba di questa mattina hanno partecipato all’operazione denominata “Family & Friends” con perquisizioni nelle città di Quartu Sant’Elena, Cagliari, Sassari e Nuoro, oltre che in diverse città della penisola, tra Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo, coordinata dalla DDA del capoluogo sardo che ha consentito di smantellare un traffico di droga tra l’Italia, la Spagna e l’Albania.
LE INDAGINI E GLI ARRESTI – Erano tre i vertici dell’organizzazione criminale specializzata nel traffico di droga dall’Albania e dalla Spagna smantellata oggi dai carabinieri. Tre personaggi che, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Quartu, coordinati dal capitano Michele Cerri, e dal comandante del Nucleo operativo Radiomo le Pietro Lucania, avevano lo stesso ruolo e livello apicale all’interno del gruppo. A Cagliari c’era un ipovedente, Paolo Gaviano, 53 anni del quartiere San Michele. Per gestire il traffico e lo spaccio di droga e i collegamenti con gli altri componenti del gruppo si faceva aiutare da collaboratori anche se spesso andava agli incontri per ritirare i carichi di cocaina e hascisc personalmente, facendosi accompagnare a causa della sua disabilità. Gaviano aveva a disposizione ingenti somme di denaro da investire nella droga che acquistava dagli albanesi sia con suoi contati diretti che con l’altro componente del gruppo Giovanni Portas, 43 anni. Quest’ultimo, residente a Quartu, secondo gli investigatori era uno dei protagonisti del traffico di droga. «Un parente in carcere gli ha passato l’attività di spaccio e traffico di droga – hanno spiegato i carabinieri durante la conferenza stampa – e lui l’ha avviata anche attraverso i mezzi che usava per la sua società di ortofrutta che ormai non operava più». A Quartu Portas aveva una villa-fortino in cui riceveva i clienti. Era lui che teneva i contatti con i trafficanti spagnoli di hascisc e quelli albanesi della cocaina. Sempre lui era il collegamento col terzo vertice dell’organizzazione Gabriele Grabesu, 37 anni di Sassari. Il sassarese gestiva gli arrivi dei carichi di cocaina, gli spostamenti della droga in Sardegna e i contatti con i trafficanti albanesi.