Anche a Nuoro questa mattina il NURSIND, sindacato di categoria dei lavoratori ospedalieri, ha promosso lo sciopero con manifestazione di fronte all’Ospedale S Francesco, molta partecipazione di lavoratori del presidio nuorese, delle strutture territoriali, presenti delegazioni da altre ASL della Sardegna.
Bandiere, striscioni e pettorine con lo slogan Infermiere Sciopero per una sanità migliore, hanno caratterizzato la manifestazione, che ha visto anche la solidarietà di numerosi utenti del nosocomio nuorese.
Negli interventi sono stati esposte le ragioni della protesta contro una legge finanziaria che colpisce la fasce più deboli, pensionati, lavoratori, masse popolari e non prevede alcun miglioramento per il servizio sanitario, come il rinnovo del contratto nella sanità scaduto da anni.
«Stiamo protestando perché il nostro lavoro venga rapportato al pari di quello dei nostri colleghi di altri paesi europei, siamo contro la finanziaria perché andrà a colpire i pensionati nei loro redditi già penalizzati. Ci troviamo con carenza di personale, dice Giovanni Antonio Pisanu, infermiere del Pronto Soccorso del S. Francesco, soprattutto in Sardegna e in particolare nelle zone periferiche, con lunghi tempi d’attesa per visite specialistiche, accertamenti diagnostici, e siamo tutti costretti, almeno chi può, a recarci in presidii sanitari che distano molti chilometri dal luogo di residenza o a pagamento».
«Le ragioni dello sciopero sono moltissime, l’ultima in ordine cronologico è l’attacco alle pensioni , soprattutto degli infermieri, i quali stanno decidendo, chi ha la possibilità, prima che la finanziaria venga approvata, di approfittare di tutte le finestre possibili, per andare in pensione e non perdere ulteriori benefici economici» ha detto Andrea Zirotto, segretario aziendale NURSIND Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari.
«C’è una questione – ha aggiunto – molto più generale la questione infermieristica, parte dalla contrattazione nazionale, abbiamo il contratto già scaduto, non sembrano esserci risorse sufficienti per un rinnovo, per arrivare alla valorizzazione delle professionalità. L’organizzazione del lavoro, la mancata programmazione creano difficoltà nei giovani interessati a intraprendere questa professione, ci sono molti problemi in tutte le aziende ospedaliere come a Sassari. A Nuoro c’è la ASL più importante del centro Sardegna, con molte criticità, sofferenze non ancora risolte, abbiamo deciso di essere qui con delegazioni da tutta l’isola. Anche perché i rapporti con le organizzazioni sindacali confederali si sono logorati».
«Siamo oggi a Nuoro – ha concluso – perché nella manifestazione di Cagliari sembrava che la nostra presenza non fosse gradita, su questo dobbiamo aprire una riflessione, perché quando c’è da essere uniti NURSIND non si tira indietro».
F.Nieddu