NUORO- Ha lottato fino alla fine la dottoressa Patrizia Incollu ma alla fine è sopravvissuta ugualmente grazie al grande gesto di generosità voluto dai suoi familiari ma che sicuramente avrebbe trovato anche lei d’accordo: sono stati prelevati gli organi che daranno la possibilità di far vivere tante altre persone.
L’ospedale San Francesco ha avuto un grande merito nel muoversi nel contesto di questa tragedia: ha lavorato con grande professionalità e sinergia per concretizzare la volontà dei familiari.
Il Dottor Paolo Cannas, direttore generale ASL n. 3, a nome di tutta la Direzione strategica aziendale e a tutti i professionisti e operatori dell’Ospedale, esprime vicinanza e un doveroso ringraziamento alla dottoressa Incollu e ai suoi familiari.
«Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente la dottoressa Patrizia Incollu: una donna che stimavo tantissimo, per la dedizione, la professionalità e l’impegno, e con la quale avevamo avviato dei progetti importanti, che legano il penitenziario di Badu ‘e Carros alla ASL. Si tratta di una perdita enorme, che ha saputo lasciare testimonianza della sua straordinaria generosità dimostrata in vita, e confermata anche nel triste momento della fine. Ci mancherà tantissimo».
«Desidero esprimere un ringraziamento sentito alla famiglia, che ha reso possibile questo prelievo, dimostrando con generosità che anche in un momento drammatico è possibile fare del bene a tante persone. È stato un esempio per tutti importantissimo Un ringraziamento particolare va al Coordinamento Locale Trapianti, diretto dalla dottoressa Pietrina Ticca, agli Operatori del Reparto di Anestesia e Rianimazione diretto dal dottor Peppino Paffi, ai colleghi di Radiologia, Cardiologia, Laboratorio Analisi, Direzione Sanitaria e al Personale del Blocco Operatorio. Tutto l’Ospedale ha lavorato con grande professionalità e sinergia per concretizzare la volontà dei familiari».