Si possono festeggiare le feste comandate senza un uso smodato e inadeguato dei botti? Se lo chiedono le persone sensibili o con particolari patologie, oltre alle associazioni animaliste.
Un tema che dovrebbe destare l’attenzione degli amministratori ricordando che tale frastuono provoca spavento e disagio nelle persone più sensibili o in coloro che hanno alterazioni sensoriali (ad esempio gli autistici) o negli stessi animali. Ciò nonostante c’è chi continua a essere attaccato agli usi atavici ribadendo che “Le tradizioni non si toccano”.
A Nuoro, un lettore con diverse patologie e proprietario di un cane ci ha segnalato che a causa dell’uso smodato di petardi in una piazza cittadina ha richiesto l’intervento dei Vigili Urbani per redarguire dei ragazzini in quanto, il suo ripetuto invito benevolo a smettere di giocare coi botti è stato del tutto ignorato. Il protagonista della vicenda ha trovato un muro di gomma anche da parte delle autorità competenti sentendosi rispondere che: “I petardi sono legali e i ragazzini si devono divertire mentre il cane può essere tenuto al guinzaglio e, se i botti danno fastidio, ci si può allontanare».
Questo episodio fa riflettere sull’assenza di sensibilità e educazione civica in tutti gli ambiti in quanto spesso in occasioni di festa i petardi non sono solo fonte di disturbo ma anche di pericolo perché nel centro storico gruppi di minorenni anche a tarda sera lanciano petardi verso i portoni di abitazioni dove vivono persone sole e anziane.
F.Nieddu