NUORO – Salviette, pacchetti di sigarette, lattine di bibite, profilattici e persino sacchetti pieni di spazzatura o di deiezioni canine, questo è ciò che bisogna schivare se ci si avventura per una passeggiata tra i sentieri del parco di Tanca Manna, polmone verde della città, a due passi dall’omonimo parco archeologico.
Ne abbiamo scritto diverse volte, abbiamo assistito alla lodevole iniziativa degli studenti dell’Istituto superiore Alessandro Volta in collaborazione con i volontari dell’associazione “Plastic Free”, i cui volontari in seguito alle nostre reiterate segnalazioni si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito uno dei percorsi dal lordume lasciato da chi vi transita quotidianamente.
Data la tipologia di rifiuti, è verosimile che la responsabilità sia attribuibile almeno in parte ai giovani che vi transitano quotidianamente per recarsi nei vicini istituti scolastici. Ma non solo, l’area è disseminata anche da sacchetti colmi di spazzatura e altri rifiuti, evidentemente lanciati dai finestrini delle auto in corsa in via Martiri della Libertà.
Quanto descritto, purtroppo, è un segno della sconfitta della parte civile della città, quella che si prodiga per renderla vivibile e pulita, costretta a soccombere nella battaglia contro l’ottusa insensibilità degli incivili. E il fenomeno non è circoscritto all’area in questione, basta portarsi nella vicina piazza Veneto, per vedere come all’interno del parco, nonostante la presenza di alcuni dei rarissimi cestini per rifiuti di cui dispone la città, si continuino a gettare a terra i rifiuti, soprattutto di prima mattina, quando si consumano le merende prima dell’ingresso a scuola.
Una cosa è certa, al di là dei luoghi comuni, se si amasse realmente il luogo in cui si vive e la bellezza della natura che ci circonda, come nel caso del parco in questione, tutto questo non sussisterebbe.
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