Esperti a confronto sulla Radiologia di genere in un convegno a Oliena

La medicina di genere è, oggi, un argomento molto “caldo” sul quale si confrontano non solo le Società scientifiche, ma più in generale tutte le Istituzioni che hanno come obiettivo la promozione della salute in tutti i suoi vari aspetti, seguendo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Per fare il punto sullo stato dell’imaging radiologico che tenga conto delle differenze di genere nella diagnostica, che sappiamo concorre significativamente al successo terapeutico, si svolgerà venerdì 3 novembre, nell’hotel Su Gologone di Oliena, l’evento dal titolo “Radiologia di genere”.

La medicina di genere o ‘medicina genere-specifica’ è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche, ovvero quelle definite dal sesso, socioeconomiche e culturali – definite dal genere – sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Riconoscere e valorizzare le differenze di genere permette di fornire cure più appropriate e terapie personalizzate, oltre a garantire percorsi di cura e di equità per tutti. Infatti gli uomini sono diversi dalle donne: si ammalano di patologie differenti, la cui insorgenza è spesso differente, così come la sintomatologia e la risposta alle terapie.

Da qui la necessità di porre particolare attenzione allo studio del genere inserendo questa “nuova” dimensione della medicina in tutte le aree mediche. In quest’ottica infatti la medicina genere-specifica, parallelamente al fattore età, tiene conto del fatto, per esempio, che il bambino non è un piccolo adulto, che la donna non è una copia dell’uomo e che l’anziano ha caratteristiche mediche ancora più peculiari ecc. Solo procedendo in questa direzione sarà possibile garantire a ogni individuo, maschio o femmina, l’appropriatezza terapeutica, rafforzando ulteriormente il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie”.

L’obiettivo è comprendere i meccanismi attraverso i quali le differenze legate al genere agiscono sullo stato di salute, sull’insorgenza e decorso di molte malattie, nonché sugli outcomes delle terapie.

L’argomento dell’evento, fortemente voluto dalla Commissione DEI (Diseguaglianze, Equità e Inclusione) della Sirm, è anche l’occasione del Raduno Regionale dei Radiologi Sardi con alcune autorevoli personalità scientifiche nazionali: la Presidente Nazionale SIRM Nicoletta Gandolfo, la Coordinatrice della Commissione DEI Stefania Montemezzi, la Presidente della Sezione di Studio dei Mezzi di Contrasto Silvia Magnaldi e il Presidente Nazionale del Sindacato SNR-FASSID Fabio Pinto.

Durante il Congresso, fortemente sostenuto dai Presidenti Regionali SIRM (attuale e Past President) dott. Stefano Marcia e dott.ssa Maria Antonietta Calvisi, saranno affrontati e discussi alcuni temi salienti in ambito delle differenze diagnostiche nelle varie patologie (polmonari fumo-correlate, cardiovascolari, scheletriche, neuro-degenerative, in età pediatrica ecc.) e inoltre la problematiche legate alla dose, la correlazione con le mutazioni genetiche e le novità sull’utilizzo dei mezzi di contrasto.

Inoltre l’OMS ha sottolineato l’importanza all’attenzione al genere anche nel riconoscimento dei ruoli e nelle responsabilità in ambito sanitario, nell’accesso alle risorse, nella diversa posizione sociale e nelle regole sociali che sottendono e governano i loro comportamenti.

Share
Published by
Sonia