Progetto “Su Tuvu”: le acque reflue per 330 ettari tra Nuoro, Oliena e Orgosolo – VIDEO

Francesco Pirisi

Progetto “Su Tuvu”: le acque reflue per 330 ettari tra Nuoro, Oliena e Orgosolo – VIDEO

giovedì 26 Ottobre 2023 - 17:45
Progetto “Su Tuvu”: le acque reflue per 330 ettari tra Nuoro, Oliena e Orgosolo – VIDEO

L'incontro per Su Tuvu al Consorzio di bonifica (foto Pirisi)

Saranno irrigabili 330 ettari di terreno nel triangolo tra Nuoro, Oliena e Orgosolo. Questo grazie alle acque reflue del depuratore di “Su Tuvu”, alla periferia del Capoluogo barbaricino.

Questa mattina sono state svelate le carte, negli uffici del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale, l’ente committente dell’opera. L’intervento di base è un impianto di sollevamento prossimo al depuratore e una condotta adduttrice che porti l’acqua nel punto in cui inizierà la distribuzione, tra vecchie e nuove aziende agricole. Per l’intervento già disponibili 6 milioni, finanziati gli anni scorsi dalla Regione. Tra dicembre e gennaio 2024 il consorzio conta di affidare la progettazione esecutiva mentre entro l’estate del prossimo anno si prevede l’appalto per la realizzazione dell’opera. Si tratta tuttavia solo dell’inizio di un piano ancora più esteso, che dovrebbe mettere a sistema le acqua reflue di “Su Tuvu” e quelle della diga di “Cumbidanovu”, impianto, quest’ultimo, in costruzione da oltre 30 anni, di cui proprio nel 2023 la Regione ha rifinanziato i lavori, che dovrebbero portare alla realizzazione dell’invaso, nell’agro di Orgosolo. Passi già in itinere e progetti successivi sono stati illustrati dai dirigenti del consorzio, nella sede nuorese. Al tavolo anche l’assessore dei Lavori Pubblici della Regione, Pier Luigi Saiu, e il consigliere regionale Franco Mula. Con loro alcuni esponenti del comitato locale, che in questi anni si è fatto promotore in favore della realizzazione dell’infrastruttura, per l’utilizzo delle acque reflue.

LE IMMAGINI:

L’illustrazione dell’intervento in fase di progettazione da parte dell’ingegnere Sebastiano Bussalai, responsabile di AREA per l’ente idrico. «La base dell’opera – ha spiegato – è costituita dall’impianto di sollevamento, di 1300 metri, e poi dalla condotta adduttrice, che porterà l’acqua sino alla valle da irrigare. Da quel punto – ha proseguito Bussalai – partirà la rete distributiva, che avrà uno sviluppo di 30 chilometri». Riguardo alla qualità dell’acque e ai potenziali utilizzatori, ancora il tecnico del consorzio: «Si tratta di acque sterili trattate con raggi ultravioletti, nell’impianto di “Su Tuvu”. I destinatari – ha aggiunto – saranno le aziende orticole della zona, ma anche tutti quegli appezzamenti di terra coltivati a vite e olivo, per i quali l’acqua della nuova condotta costituirà una riserva, per garantire la loro tenuta nei periodo di prolungata siccità».

Il vertice sulle acque de su Tuvu al Consorzio di bonifica

Il vertice sulle acque de su Tuvu al Consorzio di bonifica

L’intervento complessivamente costerà 21 milioni di euro, 15 milioni dei quali ancora da reperire. Sollecitati stamane dal presidente del consorzio di Bonifica, Ambrogio Guiso: «Contiamo che il Consiglio regionale, in uno dei prossimi provvedimenti finanziari  – ha detto – completi la dotazione economica, così che si possa realizzare in tempi brevi anche la rete di distribuzione tra le aziende».

Il presidente del consorzio Ambrogio Guiso (foto Pirisi)

Il presidente del consorzio Ambrogio Guiso (foto Pirisi)

Soldi che potrebbero arrivare dal fondo strutturale Fsc, che finanzia lo sviluppo e la coesione tra i territori. L’ha prospettato l’assessore regionale Pierluigi Saiu: «La Sardegna di questo fondo ha disponibili 2 miliardi di euro. Sono convinto – ha aggiunto – che le somme mancanti le si possano attingere proprio da lì». Così come i soldi per il progetto più grosso, illustrato da Saiu, per mettere a sistema le acque di “Su Tuvu” e i 13 milioni e mezzo di acqua che saranno invasati dalla diga di “Cumbidanovu”, che ora sembra destinata a vedere la luce. «La diga e l’annesso bacino, nel territorio di Orgosolo – ha spiegato Saiu – costituisce l’opera idraulica più importante attualmente in costruzione in Sardegna. Non avrà solo un utilizzo come riserva idrica – ha proseguito l’assessore nuorese – ma è destinata a ospitare anche una centrale di produzione idroelettrica. La nostra idea è appunto – ha concluso – di mettere a sistema queste riserve, in un territorio storicamente sofferente per la penuria d’acqua, per portarlo nella strada di uno sviluppo produttivo e, quindi, economico». Un intervento che aumenterebbe l’area irrigua tra il Nuorese e la Baronia a 1300 ettari. Il costo complessivo, 270 milioni di euro.

Francesco Pirisi

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