In provincia di Nuoro la 12esima edizione delle Giornate d’autunno del FAI offrirà ai visitatori una duplice proposta tra archeologia e ambiente. Sabato 14 ( dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18) il Gruppo Ogliastra di Lanusei propone la visita ad una delle zone più incantevoli di questo territorio. Il percorso inizierà con la visita al bosco Seleni, lungo i sentieri della antica lecceta.
Accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto di Istruzione Superiore Leonardo da Vinci di Lanusei, sarà possibile l’osservazione delle specie arboree e arbustive presenti, soffermandosi in particolare sul rapporto pianta-uomo e sull’utilizzo economico dei vegetali nei diversi ambiti storici. Alle 12.00 presso il ristorante “Bosco Selene”, un illustre esperto micologo descriverà le diverse specie di funghi epigei, in particolare quelli destinati al consumo umano.
Durante la Giornata FAI saranno inoltre visitabili facoltativamente (a pagamento) il parco archeologico e il Nur Archeopark (parco tematico archeologico).
La Delegazione di Nuoro propone invece per domenica 15 (dalle 9.30 alle 13 e di pomeriggio dalle 15 alle 17) la visita a due gioielli archeologici siti in territorio di Dorgali: il villaggio nuragico diho Serra Orrios e le tombe di giganti di S’ena ‘e Tmese.
Il sito di S’ena e Thomes (raggiungibile dalla 131dcn, bivio Sologo, oppure dalla Statale 129, bivio caserma Iloghe) è ubicato nella valle di Isalle lungo la strada provinciale 38. Il restauro del 1977 eseguito dall’allora soprintendente archeologico per Nuoro e Sassari Francesco Nicosia ha permesso di recuperare la struttura originaria destinata ad essere sepoltura collettiva e non di esseri giganteschi come vorrebbe la credenza popolare.
Serra Orrios si trova invece al centro dell’Altopiano del Gollei, al km.10 circa della stessa strada provinciale, raggiungibile sia dalla 131dcn bivio Sologo che dalla Statale 129, come pure dalla provinciale 46 che costeggia la località di Su Gologone. Frequentato dalle antiche comunità dal XVI fino al VI secolo a.C., il villaggio, abitato fino all’età del ferro, come sembrano dimostrare i manufatti ritrovati, è costituito da un centinaio di capanne, organizzate in 6 nuclei, i cui resti murari sorgono tra strade, piazze, pozzi e cisterne, ma senza un nuraghe centrale.
La presenza di due templi quadrangolari a megaron con recinto, e di una piccola capanna per riunioni, fa pensare che il sito fosse un punto di riferimento cultuale anche per gli altri insediamenti della zona. Qui la giornata FAI si concluderà alle 17 con l’esibizione del coro femminile Ilune di Dorgali diretta dal maestro Alessandro Catte. Le visite non sono soggette a prenotazione, gli ingressi sono liberi, ma sarà possibile sostenere le attività del FAI con una donazione. Come da consuetudine, in occasione delle giornate nazionali è possibile iscriversi al FAI ad un prezzo scontato.
Per i soci e i simpatizzanti che volessero raggiungere i siti archeologici la delegazione ha organizzato il trasporto in pullman.
Sono ancora disponibili dei posti che si potranno prenotare telefonando ai numeri 333 7022415 oppure 347 7247315 , oppure 347 8041151.