Nuoro. La prima giornata della “Notte Ricercatori”: un’importante vetrina per la città

NUORO–  Ieri mattina all’ex Mercato Civico, la prima giornata della “Notte dei Ricercatori” è stata  un’importante vetrina per  la città in quanto l’argomento ha richiamato la presenza di numerosi professionisti  provenienti da  tutta la Sardegna e  dai maggiori centri di ricerca d’Italia.

Andrea Soddu- Notte dei Ricercatori 2023 (foto F. Nieddu)

Al centro del programma i risultati del progetto “Next generation 2030” per la creazione dell’area vasta Nuorese e la tavola rotonda sulla candidatura italiana per l’Einstein Telescope attraverso il sito naturale ubicato a Lula che  creerebbe opportunità di sviluppo per il Nuorese e Tutta l’Isola.

Da moderatore ma anche da pungolo  dell’importante giornata è stato  Salvatore Boeddu  responsabile dell’Europe Direct Nuoro che ha anche presentato gli ospiti. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Andrea Soddu che ha illustrato i meccanismi dei finanziamenti destinati alle aree urbane medie come Nuoro che consentiranno di creare sistemi di connessione in tutto il territorio.  Obiettivi da raggiungere entro il 2030 attraverso una progettualità che coinvolge oltre il Comune , la Camera di Commercio, diversi paesi della provincia e altri enti.

Notte dei ricercatori 2023 (f. F. Nieddu)

Attraverso l’assessore comunale alla Programmazione europea Luciano Boi e il commissario Straordinario dell’Università di Nuoro Giovanni Pina Maria Parpaglia sono state analizzate anche le criticità che invalidano la realizzazione dell’area vasta Nuorese e inficiano il diritto alla mobilità per le comunità che ne fanno parte. Sotto la lente degli esperti collegamenti viari, cartellonistica  stradale e mezzi pubblici che devono essere adeguati ai progetti  ancora in corso per lo sviluppo delle zone interne della Sardegna nell’ottica di un’area vasta.

Mentre Raffaella Florio, responsabile della cabina di regia “MediAree-  Next Genration CIty”  ha fatto un’analisi  sull’associazionismo  importante presupposto per la creazione di questa importante sfida per il territorio. Infine Filippo Spanu  coordinatore tecnico scientifico  del progetto Next  Generation ha precisato che lo sviluppo rurale delle zone interne deve  andare di pari passo con la crescita di un’eventuale area vasta perché l’una non può prescindere dall’altra.

F.Nieddu

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Franceschino Nieddu