NUORO– Ieri mattina all’ex Mercato Civico, la prima giornata della “Notte dei Ricercatori” è stata un’importante vetrina per la città in quanto l’argomento ha richiamato la presenza di numerosi professionisti provenienti da tutta la Sardegna e dai maggiori centri di ricerca d’Italia.
Al centro del programma i risultati del progetto “Next generation 2030” per la creazione dell’area vasta Nuorese e la tavola rotonda sulla candidatura italiana per l’Einstein Telescope attraverso il sito naturale ubicato a Lula che creerebbe opportunità di sviluppo per il Nuorese e Tutta l’Isola.
Da moderatore ma anche da pungolo dell’importante giornata è stato Salvatore Boeddu responsabile dell’Europe Direct Nuoro che ha anche presentato gli ospiti. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Andrea Soddu che ha illustrato i meccanismi dei finanziamenti destinati alle aree urbane medie come Nuoro che consentiranno di creare sistemi di connessione in tutto il territorio. Obiettivi da raggiungere entro il 2030 attraverso una progettualità che coinvolge oltre il Comune , la Camera di Commercio, diversi paesi della provincia e altri enti.
Attraverso l’assessore comunale alla Programmazione europea Luciano Boi e il commissario Straordinario dell’Università di Nuoro Giovanni Pina Maria Parpaglia sono state analizzate anche le criticità che invalidano la realizzazione dell’area vasta Nuorese e inficiano il diritto alla mobilità per le comunità che ne fanno parte. Sotto la lente degli esperti collegamenti viari, cartellonistica stradale e mezzi pubblici che devono essere adeguati ai progetti ancora in corso per lo sviluppo delle zone interne della Sardegna nell’ottica di un’area vasta.
Mentre Raffaella Florio, responsabile della cabina di regia “MediAree- Next Genration CIty” ha fatto un’analisi sull’associazionismo importante presupposto per la creazione di questa importante sfida per il territorio. Infine Filippo Spanu coordinatore tecnico scientifico del progetto Next Generation ha precisato che lo sviluppo rurale delle zone interne deve andare di pari passo con la crescita di un’eventuale area vasta perché l’una non può prescindere dall’altra.
F.Nieddu